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Disney è la nuova regina dello streaming: supera Netflix per abbonati e il titolo vola al Nasdaq

Storico sorpasso su Netflix, con Disney ha raggiunto 221,1 milioni di abbonati ed è diventata la prima piattaforma di streaming del mondo

Disney è la nuova regina dello streaming: supera Netflix per abbonati e il titolo vola al Nasdaq

La corte dello streaming ha una nuova regina. Dopo anni di dominio incontrastato, Netflix ha perso lo scettro di piattaforma con più abbonati del mercato dello streaming. A conquistare il regno è stata Disney che, grazie all’aumento di 14,4 milioni di abbonati registrato terzo trimestre del suo anno fiscale, è arrivata a quota 221 milioni di abbonamenti totali tra le sue varie offerte di streaming che includono Disney+, Hulo ed Espn+. Netflix, invece, nello stesso periodo ha perso un milione di sottoscrizioni, scendendo a quota 220,7 milioni di iscritti. 

La battaglia di abbonati tra Disney e Netflix

Disney ha affermato che gli abbonamenti a Disney+ sono saliti a 152,1 milioni durante il trimestre. A questi si aggiungono i 46,2 milioni di abbonati di Hulu e ai 22,8 milioni di ESPN+, per un numero totale di abbonati che arriva a 221,1 milioni.

Netflix, da parte sua, lo scorso luglio Netflix ha dichiarato di aver registrato nel secondo trimestre un calo di abbonati pari a 970mila unità. Alla chiusura del periodo Netflix aveva 220,67 milioni di abbonati.

Tornando a Disney, per quanto riguarda il futuro la società prevede tra 215 milioni e 245 milioni di clienti Disney+ in totale entro la fine di settembre 2024, in calo dai 230-260 milioni previsti in precedenza, a causa delle aspettative ridotte per l’India, dove la società sta perdendo i diritti di streaming per le partite di cricket della Premier League indiana.

Il trimestre da record di Disney

Nel terzo trimestre fiscale, i ricavi sono aumentati del 26% a 21,504 miliardi di dollari, spinti dall’aumento del 70% a 7,394 miliardi dei ricavi della divisione Parchi, esperienze e prodotti e dall’aumento dell’11% a 14,110 miliardi dei ricavi della Disney Media & Distribution. I profitti sono stati pari a 1,41 miliardi di dollari, o 77 centesimi per azione, in rialzo dai 918 milioni, 50 centesimi per azione, di un anno prima. 

“Abbiamo chiuso un trimestre eccellente, in cui i nostri team creativi e commerciali che hanno fornito prestazioni eccezionali nei nostri parchi a tema, abbiamo registrato grandi aumenti delle visualizzazioni di sport in diretta e una crescita significativa degli abbonati ai nostri servizi di streaming. Con i 14,4 milioni di abbonati Disney+ aggiunti nel terzo trimestre fiscale, ora abbiamo 221 milioni di abbonamenti totali nelle nostre offerte di streaming”, ha affermato Bob Chapek, amministratore delegato della Walt Disney Company.

Abbonamenti più cari e debutto della pubblicità negli Usa

Disney ha inoltre annunciato che il costo dell’abbonamento a Disney+ aumenterà negli Stati Uniti di 3 dollari al mese a 10,99 dollari, mentre l’abbonamento con la presenza di spot pubblicitari sarà di 7,99 dollari. L’abbonamento ai servizi Disney+ e Hulu, entrambi con gli annunci pubblicitari, costerà 9,99 dollari al mese.

“Ci aspettiamo che l’opzione con la pubblicità sia molto popolare e che alcuni utenti preferiscano rimanere senza pubblicità”, ha affermato Christine McCarthy, Chief Financial Officer della società. Per fare un confronto, ad oggi l’abbonamento di streaming più economico di Netflix negli USA costa 15,50 dollari al mese, mentre il suo piano top di gamma è di 20 dollari al mese.

Le reazioni della Borsa

Dopo la pubblicazione dei dati del terzo trimestre fiscale, il titolo Disney vola sul Nasdaq, guadagnando a mezz’ora dall’apertura della Borsa americana oltre l’8% del suo valore a 121,82 dollari per azione. In rialzo anche il titolo Netflix, che segna +1,6% a 248,12 dollari.

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