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Discoteche, palestre, teatri: ristori in arrivo, chi può accedere

Lukas Eggers on Unsplash

Sono in arrivo 140 milioni di euro di ristori destinati alle attività rimaste chiuse a causa delle restrizioni imposte per contendere la pandemia di Covid-19. Dalle discoteche alle palestre, dalle fiere ai cinema, sono molte le categorie che potranno beneficiare dei contributi a fondo perduto previsti dal decreto interministeriale firmato dal ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti.

Scendendo nei dettagli, il provvedimento contiene un elenco delle attività che potranno usufruire dei contributi a fondo perduto poiché rimaste chiuse per un periodo di almeno 100 giorni. 20 milioni di euro dei 140 stanziati saranno destinati  “in via prioritaria in favore delle attività che, alla data di entrata in vigore del decreto-legge 23 luglio 2021, risultano chiuse” ha spiegato Giorgetti. 

Guardando ai codici Ateco riportati nel testo, tra le categorie degli aventi diritto compaiono, discoteche, sale da ballo, palestre, piscine, ma anche impianti di risalita in montagna (skilift, seggiovie, funicolari), aziende di catering, attività museali e di gestione dei monumenti e sale gioco. 

In generale, discoteche e sale da ballo avranno la possibilità di richiedere ristori fino a 25mila euro, mentre per palestre, impianti sportivi, parchi tematici, teatri, cinema, arte, fiere e cerimonie i contributi arriveranno fino a 12mila euro. 

È un provvedimento doveroso, promesso alle categorie che sono state costrette a restare chiuse per legge”, ha affermato Giorgetti, aggiungendo che “È giusto che discoteche, palestre e altre realtà in condizioni simili abbiano uno strumento speciale avendo pagato un prezzo più alto a causa dei cambiamenti imposti dalle regole restrittive contro il Covid”. 

Il decreto passa ora al vaglio del ministero dell’Economia e dovrà essere firmato dal numero uno del Mef, Daniele Franco. Le modalità e i termini per ricevere i ristori saranno stabiliti tramite un apposito provvedimento che arriverà entro 60 giorni dalla emanazione del decreto.

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Categories: Economia e Imprese