La Roma si prende il terzo posto, l’Inter si lecca le ferite, il Milan sogna la clamorosa rimonta. Il sabato di campionato vede il sorpasso di Di Francesco su Spalletti e regala a Gattuso (ma anche a Giampaolo) la chance per sognare davvero in grande. Tutto, o quasi, gira attorno alla sconfitta dei nerazzurri in quel di Genova, l’ennesimo passo falso di una squadra che, a questo punto, deve prendere coscienza di una crisi sempre più grave, alla quale nemmeno il suo allenatore sembra trovare una soluzione. Il 2-0 di Marassi fa male e costringe a fare i conti con dei numeri davvero terribili: una sola vittoria negli ultimi 2 mesi e mezzo, a fronte di 6 pareggi e 3 sconfitte. A dare il là a questa ci ha pensato Ranocchia, autore di un autogol che fotografa il momento nerazzurro meglio di qualsiasi parola: rinvio di Skriniar sul suo ginocchio e palla alle spalle di un attonito Handanovic (45’). E quando Pandev ha fatto esplodere Marassi con l’ennesimo sigillo alle sue ex squadre (due settimane fa era toccato alla Lazio), ecco che il ko dell’Inter è diventato realtà, così come la possibilità di ritrovarsi fuori dalla zona Champions in caso di successo di Simone Inzaghi nel posticipo di lunedì col Verona. “Eravamo in partita, poi è arrivato l’autogol e tutto è diventato più difficile – il commento amaro di Spalletti. – Ora però dobbiamo tornare a lavorare in maniera seria e a credere nelle nostre potenzialità. Mancano ancora molte gare, è necessario mantenere un livello di risultati e di classifica per lottare fino alla fine con chi sta in alto”.
Tra queste c’è sicuramente la Roma, da ieri ufficialmente fuori dalla crisi che, tra dicembre e gennaio, l’aveva fatta precipitare fuori dalla zona Champions. Le vittorie con Verona e Benevento erano state un bell’indizio, a Udine è arrivata la prova: i giallorossi hanno ritrovato compattezza e voglia di lottare e la classifica, di conseguenza, è tornata a sorridere. Lo 0-2 della Dacia Arena segna il ritorno al terzo posto e dà una bella iniezione di fiducia in vista della trasferta di Kharkiv contro lo Shakhtar Donetsk, primo appuntamento degli ottavi di finale. Anche perché Di Francesco ha trovato una stella: con un Under così, infatti, tutto è più facile. Il giovane turco, dopo i primi mesi di ambientamento, è letteralmente esploso e ai gol con Verona e Benevento ha fatto seguire quello di ieri, vero e proprio gioiello per bellezza e importanza. Fino al suo imparabile sinistro (70’) era stata una partita equilibrata, poi i 3 punti hanno preso la direzione della Capitale e la zampata di Perotti (91’) è stato solo il punto esclamativo. “La squadra era in crescita da alcune gare, abbiamo passato un momento difficile ma lavorando sono tornate le certezze di prima – l’analisi di Di Francesco. – A Spalletti (venerdì lo aveva punto ricordando che la “sua” Roma lottava per lo scudetto, ndr) non rispondo, ho cose più importanti a cui pensare come la partita di mercoledì, dobbiamo prepararla al meglio”.
Questa sera invece toccherà al Milan, impegnato a San Siro contro la Sampdoria (ore 20.45). Match interessantissimo che assume ancor più valenza dopo i risultati di ieri: l’ultimo “pertugio” di Champions passa da questo scontro diretto, che vede i blucerchiati di Giampaolo in vantaggio di 3 punti. “Loro possono sbagliare, noi no – ha confermato Gattuso. – Abbiamo grandissimo rispetto e la consapevolezza di affrontare un avversario che può metterci in difficoltà, organizzato e ben allenato da un tecnico a cui ho copiato diverse cose in quest’inizio di carriera. Nei primi 20’ col Ludogorets non ero contento perché mi sembrava ci risparmiassimo, se affrontiamo la Sampdoria così allora rischiamo molto”. Umiltà, grinta e concentrazione: la ricetta del tecnico rossonero non cambia, del resto sta funzionando piuttosto bene visto che il Milan è reduce da 9 risultati utili consecutivi tra campionato e coppe. Gattuso, per ottenere il decimo, si affiderà al solito 4-3-3, al netto ovviamente della squalifica di Kessié, che lo costringerà a rinunciare all’uomo più impiegato di tutta la stagione. Il suo posto se lo contendono Locatelli (favorito) e Montolivo, per il resto scelte fatte con Donnarumma in porta, Calabria, Bonucci, Romagnoli e Rodriguez in difesa, Biglia e Bonaventura a centrocampo, Suso, Cutrone e Calhanoglu in attacco. Classico 4-3-1-2 anche per Giampaolo, che si affiderà a Viviano tra i pali, Bereszynski, Silvestre, Ferrari e Murru nel reparto arretrato, Barreto, Torreira e Linetty in mediana, Ramirez dietro alla coppia offensiva Zapata-Quagliarella.