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Diritti tv – Sky, addio Champions League: dal 2015 solo su Mediaset

Mediaset e Sky si invertono i compiti: dalla stagione 2015-16 e per il triennio successivo, non sarà più il Biscione a trasmettere l’Europa League e Sky la Champions League ma viceversa. Questo per una cifra, quella spesa da Cologno Monzese, che avvicina i 700 milioni di euro, ovvero il triplo di quanto investito per il triennio ancora in corso da Sky, che come al solito non comunica la cifra esatta del nuovo accordo per la competizione “minore” ma fa sapere di essersela accaparrata per un “valore costante a quello attuale”.

Il colpaccio ha subito permesso a Mediaset di salire in Borsa e di prevedere un futuro roseo grazie a un investimento monstre, che garantirà l’assoluta esclusiva sulla massima competizione calcistica continentale: sono infatti compresi non solo i diritti per la trasmissione in diretta di tutti i match in pay tv (Mediaset Premium) e quelli per una partita per turno visibile gratuitamente solo sulle reti Mediaset, ma anche gli stessi match in differita – gli highlights, tutti i gol visibili la sera stessa – oltre alla diretta streaming degli incontri su tutti i dispositivi fissi e mobili.

Dunque mentre Mediaset ha attualmente diritto a trasmettere chiaro il match ritenuto più importante del mercoledì (e dalla prossima stagione, quella 2014-2015, questo incontro sarà diffuso addirittura in esclusiva, cioè solo su Mediaset e non anche su Sky), la tv satellitare a partire dal 2015 sarà invece esclusa da tutto. E punterà dritto sull’Europa League, attualmente considerata competizione minore ma che garantisce un maggior numero di partite e anche un maggior numero di squadre italiane impegnate. E anche maggiori possibilità di vittoria finale, viste le debacle degli ultimi anni in Champions. Le squadre italiane qualificate per la Champions sono infatti solo 3 (di cui solo 2 direttamente), mentre quelle in Europa League sono tre garantite più le eventuali retrocesse dalla prima fase a gironi del torneo principale. Per dire, quest’anno, da febbraio in poi, ci sono ben 4 club italiani ancora in lizza nel torneo “minore” (Juventus, Napoli, Fiorentina e Lazio), e tutti con buone chance di vittoria finale (la finale, oltretutto, si gioca a Torino), al cospetto del solo Milan in Champions, peraltro nel ruolo già quasi sicuro della vittima sacrificale.

Scelta dunque al risparmio, quella di Sky, e sicuramente campanilistica, perché le italiane potranno anche avere più seguito in Europa League, ma resta il fatto che per vedere Cristiano Ronaldo e Messi bisognerà abbonarsi a Mediaset Premium, che oltretutto ha anche i diritti per il campionato di Serie A. A meno che dalle parti di Rogoredo non stiano puntando sui campionati esteri, di cui sono tornati ad avere tutti i diritti (dopo un anno senza Liga spagnola), e sugli altri sport, visto che dopo la Formula 1, le Olimpiadi e i grandi eventi (Mondiali di calcio, etc), da quest’anno per tifare Valentino Rossi bisognerà per forza sottoscrivere un abbonamento alla pay tv di Murdoch, che ha sottratto il Motomondiale proprio ai rivali di Mediaset.

I quali, però sembrano essersene fatti una ragione, e gongolano attraverso un comunicato stampa: “Con la Champions raggiungiamo un posizionamento d’eccellenza – sottolinea il Biscione – che rafforzerà l’offerta per i clienti Premium e raccoglierà una nuova clientela che avrà modo di conoscere e apprezzare la qualità della pay tv Mediaset in termini sia calcistici sia di serie tv e film esclusivi. Il tutto visibile anche on-demand, online e su dispositivi mobili”. Vedremo chi avrà avuto ragione.

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