Fulmine a ciel sereno sui diritti tv della Serie A. L’offerta di Sky per accaparrarsi l’assegnazione dei diritti televisivi del campionato italiano per il prossimo triennio (fino alla stagione 2020-21), è stata superata per mille euro dagli spagnoli di MediaPro, per un totale offerto di un miliardo, 50 milioni e mille euro. Il prezzo minimo previsto dal bando, che era quello offerto dalla tv satellitare (attualmente ha i diritti sulla Serie A e anche sulla Champions League per il prossimo triennio), è stato dunque superato. A fine gennaio, invece, l’asta sembra ferma ad un impasse visto che le offerte si erano fermate a 800 milioni. L’assemblea della Lega potrà ora procedere alla comunicazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato per l’assegnazione dei diritti tv.
Anche se la vicenda potrebbe non chiudersi così velocemente, visto che la reazione di Sky è stata immediata. Attraverso i suoi avvocati ha diffidato la Lega serie A dall’assegnare a MediaPro i diritti audiovisivi della Serie A per le stagioni 2018-21, visto che a quanto pare il gruppo audiovisivo spagnolo MediaPro – pur avendo presentato un’offerta allo specifico bando rivolto esclusivamente agli “intermediari indipendenti” – non opererebbe come un intermediario indipendente ma come un vero e proprio operatore della comunicazione. Come si apprende anche dagli organi di stampa, MediaPro avrebbe infatti avviato nel corso della trattativa privata una negoziazione con la Lega per “realizzare uno o più canali tematici anche sotto forma di canali ufficiali della Lega”, curandone i palinsesti e la veste editoriale. Una procedura effettivamente anomala.
MediaPro inoltre avrebbe negoziato con l’intenzione di “vendere spazi pubblicitari sugli stessi canali”, “concludere accordi per la distribuzione di tali canali con gli operatori della comunicazione interessati” e ripartire i profitti con la Lega. MediaPro intende agire quindi a tutti gli effetti come operatore della comunicazione attivo sul territorio e nei confronti degli utenti (violando il paragrafo 5.3 del secondo Invito). E inoltre essendo preclusa ad unico operatore della comunicazione l’aggiudicazione di tutti i diritti in esclusiva (no single buyer rule) l’assegnazione a MediaPro viola anche l’articolo 9.4 del Decreto Melandri e il paragrafo 24.b delle Linee Guida. Per questo Sky chiede alla Lega di considerare l’offerta di MediaPro inammissibile e quindi di interrompere le trattative private con il gruppo spagnolo e di escluderlo immediatamente dalla procedura di assegnazione.