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Direzione Pd: in gioco dimissioni Renzi, congresso ed elezioni

Grande incertezza e forti tensioni tra le correnti interne alla riunione della Direzione del Pd di oggi, nella quale il segretario Matteo Renzi potrebbe dimettersi per aprire la strada al congresso e accelerare la corsa alle elezioni anticipate.

Dimissioni del segretario, congresso, elezioni: tutto è in gioco nella riunione di oggi della Direzione del Pd che potrebbe portare a una resa dei conti tra le correnti interne con rischio scissione.

Matteo Renzi, che vuole un chiarimento definitivo dentro il partito e andare alle elezioni quanto prima, ma che negli ultimi tempi è parso molto ondivago sulla via da intraprendere, potrebbe presentarsi dimissionario per aprire la strada al congresso, inizialmente chiesto anche dalle minoranze che ora sembrano però temere la conta e non volere un congresso-lampo ma un’ampia discussione tra i militanti che potrebbe richiedere anche quattro o cinque mesi.

Renzi è disposto a dimettersi e ad andare al congresso in tempi brevi ma, in cambio, chiede di accelerare il ricorso alle elezioni politiche, anche se resta l’incognita della nuova legge elettorale e soprattutto resta da decidere se collegare il premio di maggioranza del 40%, legittimato dalla Corte Costituzionale, a una lista (come sembra preferire Renzi che vorrebbe sventare i rischi da Prima Repubblica) o a una coalizione (come chiede il ministro Franceschini).

Insomma, alta è la confusione sotto il cielo del Pd e oggi tutto è possibile. Intanto sale la tensione interna. il Governatore della Puglia, Emiliano, che al congresso potrebbe presentarsi candidato alla segreteria in alternativa a Renzi, ha sferrato ieri un durissimo attacco all’ex premier: “Una campagna elettorale con l’immagine di Renzi leader del Pd per noi sarebbe una rovina”.

Gli ha risposto per e rime il vicesegretario Guerini, renziano doc: “Finiamola con le polemiche inutili che non fanno bene al Pd e che hanno il solo scopo di logorare il segretario. Si è superato il livello di guardia, ogni giorno un se o un ma o una condizione. In direzione il segretario dirà in modo chiaro qual è la prospettiva”.

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