Tassi d’interesse, inflazione, tensioni geopolitiche mondiali, intelligenza artificiale. Come da tradizione, la lettera annuale agli azionisti del numero uno di JP Morgan Chase Jamie Dimon è un’analisi puntuale di ciò che sta accadendo nel mondo e di tutto ciò che peserà sui mercati nei mesi a venire, a cominciare dalla politica monetaria delle banche centrali e dai tassi d’interesse, da mesi al centro dell’attenzione globale. E il suo avvertimento ha creato non pochi tremori da un lato all’altro dell’oceano
Dimon lancia l’allarme sui tassi: “Possibile fiammata”
‘L’enorme spesa fiscale, i miliardi di dollari necessari ogni anno per l’economia verde, la rimilitarizzazione del mondo e la ristrutturazione del commercio globale sono tutti fattori inflazionistici”. È il chiaro avvertimento lanciato dal presidente e amministratore delegato di JP Morgan Chase. “Se i tassi a lungo termine salissero oltre il 6% e questo aumento fosse accompagnato da una recessione, ci sarebbe molto stress, non solo nel sistema bancario”, ha spiegato Jamie Dimon. “Siamo preparati per una forchetta molto ampia sui tassi d’interesse, dal 2% all’8% o persino di più, con una forchetta altrettanto ampia sull’economia, da una forte crescita con un’inflazione moderata a una recessione con l’inflazione o una stagflazione”, ha aggiunto, parlando dei piani elaborati dalla banca.
L’economia è in “un momento cruciale per l’America e per il mondo libero”, ha scritto il numero uno di JP Morgan Chase. Dimon ha lanciato l’allarme sul deficit statunitense, considerato troppo ampio, ha espresso dubbi sull’atterraggio morbido per l’economia a stelle e strisce e timori per l’incertezza globale, con le guerre in Ucraina e Medio Oriente.
“In tutto il mondo, il 2023 è stato un altro anno di sfide significative, dalla terribile guerra e violenza in corso in Medio Oriente e Ucraina alla crescente attività terroristica e alle crescenti tensioni geopolitiche, soprattutto con la Cina. Quasi tutte le nazioni hanno avvertito lo scorso anno gli effetti dell’incertezza economica globale, tra cui l’aumento dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari, i tassi di inflazione e la volatilità Mercati. Sebbene tutti questi Eventi e l’instabilità ad essi associata abbiano gravi conseguenze sulla nostra azienda, sui colleghi, sui clienti e sui paesi in cui operiamo, le loro conseguenze sul mondo in generale – con l’estrema sofferenza del popolo ucraino, l’escalation della tragedia in Medio Oriente e il potenziale ristrutturazione dell’ordine globale – sono molto più importanti”, si legge nella missiva.
Dimon ha inoltre espresso preoccupazione per le divisioni politiche negli Stati Uniti e per le norme bancarie di Basilea 3 che presto entreranno in vigore, definendole “imperfette e calibrate male”.
Intelligenza artificiale cambierà il mondo come stampa, elettricità e internet
Nella sua missiva agli azionisti, Dimon ha parlato anche dell’impatto, “profondo”, che l’intelligenza artificiale avrà sulla società. Secondo lui, infatti, l’IA trasformerà la società come fatto in passato “dalla stampa, dall’elettricità e da internet”.
L’intelligenza artificiale è stato il primo argomento toccato da Dimon nella sua lettera. JpMorgan ha oltre 2.000 dipendenti sull’IA e il machine learning. “Prevediamo che il nostro uso dell’intelligenza artificiale abbia il potenziale per migliorare virtualmente ogni lavoro e che avrà un impatto sulla composizione della forza lavoro. Potrebbe ridurre determinate categorie di lavori o ruoli, ma potrebbe crearne allo stesso tempo delle altre”, ha scritto.