Esiste una “connessione”, ai più sconosciuta ed invisibile, che fa da collante per le due tendenze che ad oggi stanno cambiando il mondo ovvero urbanizzazione e digitalizzazione, rappresentata dalle reti dati costruite sulla fibra ottica.
Con una sempre maggiore espansione delle città e con ormai metà della popolazione mondiale che vive in esse (dati riportati dalle Nazioni Unite) la sfida è quella di far fronte ai fattori derivanti dal maggior numero di persone, ovvero più traffico, più energia, più servizi, maggiori costi, più dati ed esigenze più spinte per quanto riguarda la velocità del “flusso di informazioni”.
- La Smartificazione urbana: cos’è e come funziona
- Fibra ottica e smart cities
La Smartificazione urbana: cos’è e come funziona
La risposta, secondo i “decision maker”, sembra puntare in maniera netta verso la “Smartificazione” delle aree metropolitane con il preciso obiettivo di avvicinare i cittadini alle città attraverso le tecnologie e le telecomunicazioni e più in particolare per:
- Connettere meglio le persone, le società, il mondo dell’educazione, ecc.
- Ottimizzare la qualità dei servizi e della sicurezza.
- Rendere più automatiche le procedure amministrative.
Il punto cardine, spesso non preso in considerazione quando si parla di smart city è rappresentato, però, dalla necessità di avere connettività fisica tra i punti di accesso alla rete, i quali devono essere connessi alla rete in fibra ottica in quanto, se così non fosse, tra questi non sarebbe possibile lo scambio di dati ad altissima velocità, spesso richiesto dalle applicazioni per servizi real time.
Fibra ottica e smart cities
Inoltre, la smart cities si stanno evolvendo anche verso l’offerta di servizi in grado di gestire l’efficienza energetica e permettere la sostenibilità ambientale, in maniera tale da divenire città NetZero Carbon (NZC). A questo proposito, 9 città italiane (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma, Torino) parteciperanno alla sfida lanciata dalla Comunità Europea “100 climate-neutral and smart cities by 2030” per ridurre a zero le emissioni di gas serra.
La sfida più grande per le città del futuro è quella di avere una connettività diffusa su tutto il territorio metropolitano poiché l’infrastruttura in fibra ottica rappresenta le “fondamenta” di una smart city e l’abilitatore principale dei servizi evoluti. Una rete in fibra capillarmente diffusa come quella realizzata da Open Fiber che, ad oggi, ha raggiunto circa 15 milioni di unità immobiliari in tutto il Paese è quindi prerequisito fondamentale per garantire lo sviluppo di “città intelligenti”.
Quando l’azienda avrà completato il suo piano industriale, raggiungendo circa 25 milioni di abitazioni, uffici e sedi della PA, il Paese sarà pronto non solo ad affrontare la sfida delle smart city ma sarà pronto per trasformarsi in una smart nation.