Guerra o pace? Mentre pochi giorni fa le ipotesi di una pace in Ucraina avevano fatto scendere i titoli della Difesa, stamane gli stessi titoli sono tutti in netto rialzo sulle ipotesi di aumentare le spese militari dei paesi dell’Unione europea, dopo la recente presa di posizione degli Stati Uniti.
A Piazza Affari salgono Leonardo e Fincantieri con rispettivi rialzi del 6,12% e del 3,33%, ma in netto rialzo è anche Prysmian con quasi il 3%. Sulle altre piazze europee balzano Rheinmetall (+8,14%), Bae Systems (+4,64%), Rolls-Royce Holding (+1,2%), Thales (+3,05%), Saab (+7,97%) e Dassault Aviation (+3,38%). L’indicatore Sxparo delle azioni aerospaziali e della difesa europee è aumentato del 3,29%, raddoppiando il suo valore nei tre anni di guerra in Ucraina.
Dopo l’ipotesi delle clausola di salvaguardia si attende Parigi
Dopo la decisione degli Stati Uniti di trattare direttamente con la Russia sul tema dell’Ucraina, escludendo gli alleati europei, oggi pomeriggio a Parigi si terrà un vertice d’emergenza promosso dal presidente francese Emmanuel Macron per cercare di dare centralità all’Europa e di trovare una voce univoca targata Ue almeno sulla difesa. Al tavolo siederanno anche i leader di Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, insieme ai vertici dell’Unione Europea e della Nato.
In risposta alle pressioni del segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, di alzare la quota di Pil da indirizzare alla difesa oltre il 3%, alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, la Commissione Europea ha aperto la porta all’ipotesi di adottare una clausola di salvaguardia per le questo tipo di spese, sulla falsariga di quanto era stato adottato durante l’emergenza Covid, scorporandole dal patto di stabilità. La proposta era stata più volte messa sul tavolo dall’Italia, sia attraverso il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sia tramite il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nell’esprimere preoccupazione per la guerra russo-ucraina, ma ha detto: “Quando si parla di sicurezza europea, l’Europa deve fare molto di più. Siamo passati dallo spendere circa 200 miliardi di euro in Difesa prima della guerra, agli oltre 320 miliardi dello scorso anno. Siamo al 2% di pil di spese in difesa, ma dobbiamo fare di più e per questo annuncio che attiveremo la clausola di salvaguardia per permettere agli stati di investire in maniera più massiccia in difesa”. von der Leyen ha comunque rassicurato che l’attivazione della clausola di salvaguardia per gli investimenti pubblici nella difesa “avverrà in modo controllato”. Tanto è vero che, anticipa, “proporremo un ampio pacchetto di misure per raggiungere questo obiettivo, politiche e strumenti su misura, per rispondere alla specifica situazione di bilancio di ogni Stato membro“. Per l’Italia significherebbe aggiungere 33 miliardi alla spesa attuale. Per i Paesi membri Ue, in generale, vorrebbe dire passare da 313 miliardi di dollari spesi nel 2023 a oltre 560 miliardi di dollari.
La pace in Ucraina entro Pasqua? Oppure verso l’anno
Secondo i funzionari informati sui piani, i piani di spesa non saranno annunciati prima delle elezioni tedesche del 23 febbraio, per evitare di suscitare polemiche prima del voto, secondo quanto riportato da Bloomberg. L’agenzia americano ha inoltre detto che l’amministrazione Usa ha dichiarato ai funzionari europei di voler raggiungere un cessate il fuoco in Ucraina entro Pasqua, che cade il 20 aprile, aggiungendo che una fonte dell’agenzia ha osservato che raggiungere un accordo entro la fine dell’anno è uno scenario molto più probabile.
Rheinmetall: target price portato a 1.037 da 650 euro
Il titolo della tedesca Rheinmetall ha toccato il nuovo massimo assoluto di 909 euro, per poi ripiegare a 885,40 euro (+8,4%), assicurandosi comunque la vetta dell’indice Dax. Il titolo ha beneficiato del forte aumento del target price da parte degli analisti della banca d’investimento Stifel da 650 a 1.037 euro, ma anche delle dichiarazioni nel fine settimana dal suo ceo Armin Papperger. In un’intervista a Reuters, l’ad del colosso della difesa tedesca ha dett che il gruppo si sta attrezzando per una crescita ancora più rapida del previsto, date le richieste Usa all’Europa di aumentare la spesa per la difesa e assumersi la responsabilità della propria sicurezza. “Trump ha detto chiaramente che l’Europa deve crescere e che gli Stati Uniti non devono preoccuparsi della sicurezza europea” sottolinea ancora il ceo. “Per la nostra azienda ciò significa che dobbiamo crescere ancora più di quanto si pensasse in precedenza”, ha detto il ceo, spiegando che aumentare il bilancio della difesa della Germania dall’attuale 2% del Pil al 2,5% o al 3% comporterebbe investimenti annuali per la difesa da 60 a 70 miliardi di euro. Rheinmetall sta anche valutando la crescita esterna, ma agirà solo dopo aver consultato il nuovo governo tedesco. “Faremo acquisizioni, investiremo, investiremo molto. Ne parleremo quando sarà il momento giusto”, ha detto Papperger, aggiungendo che l’azienda sta espandendo le sue capacità nel settore dell’elettronica in cui si aspetta ulteriori investimenti nei prossimi mesi.