I membri europei della Nato discutono l’obiettivo del 3% per la spesa dedicata alla Difesa. L’aumento delle spese militari potrebbe essere concordato al vertice del prossimo anno, intensificando la pressione sui bilanci nazionali
I membri europei della Nato avrebbero in programma di aumentare l’obiettivo di spesa per la Difesa al 3% del Pil durante il vertice annuale del prossimo giugno, lo riporta oggi il Financial Times.
Dei 32 membri della Nato, 23 raggiungeranno l’obiettivo del 2% quest’anno, tra questi non figurano in particolare Italia e Spagna. I colloqui riservati preliminari prevederebbero un impegno a breve termine per raggiungere il 2,5% subito e poi entro il 2030 arrivare all’obiettivo del 3%.
L’Italia, che quest’anno spenderà in difesa l’1,5% del Pil, si è impegnata a raggiungere l’attuale obiettivo della Nato del 2% del Pil entro il 2028.
“Un potenziale aumento della spesa per la difesa una notizia positiva per Leonardo e Fincantieri che in prospettiva potranno beneficiare di un maggior numero di ordini anche di dimensioni maggiori sfruttano il forte posizionamento rispettivamente nell’elettronica per la difesa/spazio e nella difesa navale” osservano gli analisti di Websim.
L’Agenzia europea per la difesa (Eda) stima che lo spending sulla difesa dei paesi europei nel 2024 raggiungerà 326 miliardi di euro (1,9% del Pil) non distante dal target Nato di 338 miliardi di euro (2,0% del Pil). Un incremento graduale al 3% nel 2030 implicherebbe uno spending addizionale di oltre 110 miliardi di euro, dice Websim.
Nasce l’agenzia Gigo per il programma dei caccia Gcap
Intanto è stata costituita formalmente l’agenzia governativa Gigo tra Italia, Regno Unito e Giappone per il Global Combat Air Programme, il programma per i nuovi caccia che dal 2035 andranno a sostituire gli Eurofighter.
Il prossimo step sarà l’intesa per joint venture industriale a cui parteciperà Leonardo per l’Italia. L’agenzia che farà da ‘regista’ istituzionale è stata creata qualche giorno fa a Londra – secondo quanto risulta a Radiocor – e si è insediato il comitato direttivo che ha approvato la nomina del primo general manager che sarà l’ex viceministro alla Difesa giapponese, Masami Oka.
Nel comitato direttivo l’Italia è rappresentata attualmente dal generale Luca De Martinis, direttore della Direzione informatica, telematica e tecnologie avanzate della direzione nazionale degli armamenti.
L’agenzia è il soggetto di gestione, coordinamento ed esecuzione di tutte le fasi del programma e siglerà i contratti per i nuovi caccia con la joint venture industriale da costituire tra i gruppi capofila dei tre Paesi alleati nel Gcap. L’accordo per far nascere la jv paritetica tra Leonardo, Bae Systems e Mitsubishi Heavy Industries – come annunciato dal ceo di Leonardo, Roberto Cingolani – dovrebbe essere firmato a fine settimana. La joint venture verrà costituita poi nei prossimi mesi una volta ottenute le necessarie autorizzazioni Antitrust.