Per il settore della Difesa, il benchmark di spesa nell’ambito della spending review è stato fissato allo 0,9% del Pil dall’attuale 1,1% circa, un taglio di 0,2 punti percentuali che vale quasi 3,5 miliardi di euro. E’ quanto dichiarato oggi dal commissario del governo per lo spending review, Carlo Cottarelli, durante un’audizione davanti alle commissioni Difesa di e Camera.
Il dato è stato ricavato dalla differenza tra il monte risorse impiegate nel 2013, 18,5 miliardi, pari a 1,5% del Pil, e il benchmark fissato dal commissario, definito invece allo 0,9% del Pil. Quei due decimi di punto percentuali, pari a circa 3,5 miliardi di euro costituiscono dunque il bacino di possibili risparmi su cui il governo potrebbe attingere per ridurre la spesa nel settore. Il “margine di risparmio” resta comunque su un piano ipotetico in quanto, ha spiegato Cottarelli, “le decisioni sui risparmi alla Difesa sono puramente di natura politica. Il mio ruolo è solo quello di fare proposte, le decisioni saranno poi prese dalla politica”.
In ogni caso, ha sottolineato Cottarelli, “non si propone di colmare integralmente il gap del triennio”. Non si ipotizza quindi di recuperare tutte queste risorse, tanto più che, ha precisato il Commissario,”la proposta di riduzione entro il 2016″ è inferiore (2,5 miliardi circa).