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Dietro i record di Wall Street c’è Trump ma anche Powell che diventa più possibilista sul taglio dei tassi

Che cosa c’è realmente dietro l’effervescenza dei listini americani? Curiosamente le mid caps stanno facendo meglio delle Big Tech e promettono di continuare. L’Europa aspetta la fumata bianca su von der Leyen

Dietro i record di Wall Street c’è Trump ma anche Powell che diventa più possibilista sul taglio dei tassi

La prospettiva di una rivincita di Donald Trump piace a Wall Street, alla luce di quanto fatto nell’amministrazione passata e alla luce dei proclami della campagna elettorale centrata sul “Make America Great Again”. Per il terzo giorno consecutivo, l’indice Russell 2000 delle società medio piccole (ieri +1,8%) ha nettamente sovraperformato gli indici principali di Wall Street: indice Bloomberg dei Magnificent Seven +0,4%, indice Fang Plus (10 big tech) +0,3%, Nasdaq +0,4%, S&P500 +0,3%, Dow Jones +0,5%%. Il Russell 2000 si è anche spinto su nuovi massimi da gennaio 2022, confermando un probabile cambio di tendenza destinato a proseguire.

Wall Street, cosa c’è dietro i record: da Trump a Powell

Ciò non significa che i Tech siano condannati a scendere, ma solo che probabilmente da qui in avanti, fino alle elezioni Usa, performeranno meno delle mid/small caps. A sostenere i listini Usa è stato anche Jerome Powell, che intervenendo all’Economic Club di Washington D.C., ha dichiarato che la Federal Reserve (Fed) non aspetterà che l’inflazione si porti sul target del 2% prima di tagliare i tassi d’interesse. Powell ha fatto riferimento all’idea che la politica degli istituti centrali funzioni con “ritardi lunghi e variabili”. “L’implicazione di ciò è che se si aspetta che l’inflazione scenda al 2% probabilmente si sarà atteso troppo”, ha spiegato il chairman della Fed. Powell ha invece ribadito ancora la necessità di “maggiore fiducia” sul fatto che l’inflazione torni sugli obiettivi.

Protagonista è stato ancora il Dow Jones Industrial Average, che già venerdì aveva segnato i nuovi massimi storici in intraday, chiudendo poi sopra quota 40.000 punti. L’indice delle blue chip Usa ha aggiornato il record con un rialzo dello 0,53% (210,82 punti), attestandosi a 40.211,72 punti.

Il partito repubblicano, dopo gli spari di Thomas Matthew Crooks a Donald Trump, si è compattato ancor di più attorno all’ex presidente. Una prima dimostrazione è stata vedere, sul palco della convention di Milwaukee, anche gli ex rivali Nikki Haley e Ron DeSantis, che avevano sfidato Trump nelle primarie e ora predicano “unità” per battere Biden.

Ma molti occhi sono già puntati anche sul vice che Trump si è scelto. Quel J.D. Vance, 39 anni, primo millennial fra i big della politica Usa, autore del best seller Elegia americana, all’inizio anti trumpiano, poi senatore trumpianissimo, del quale Massimo Gaggi scrive che potrebbe prolungare la stagione trumpiana dell’America fino all’inizio del 2037 ed è “l’interprete più determinato della linea Trump”: populismo, tendenziale isolazionismo, abbandono dell’Ucraina al suo destino, lotta dura all’immigrazione clandestina, no all’aborto. Per certi versi Vance appare perfino più duro di Trump: ha dato pieno appoggio alla rivoluzione conservatrice del Project 2025 della Heritage Foundation, dicendo che tutti quelli con ruoli significativi nella macchina amministrativa delle Stato vanno cacciati e sostituiti.

La “rivoluzione “ lambisce ormai i confini d’Europa. Dopo aver incontrato Donald Trump nella sua residenza di Mar-a-Lago lo scorso 11 luglio, il presidente ungherese Viktor Orbán ha riferito che Trump avrebbe piani ben precisi per avviare velocemente negoziati di pace tra Russia e Ucraina. Secondo Orbán, l’Ue dovrebbe riaprire la comunicazione diplomatica diretta con la Russia e avviare negoziati “di alto livello” con la Cina.

Nomine Ue, cosa sta succedendo: Meloni al bivio

Intanto la presidente uscente del Parlamento europeo, la maltese Roberta Metsola, è stata rieletta per altri due anni e mezzo a capo dell’Europarlamento. Domani si terrà la votazione per l’elezione della presidenza della Commissione: la presidente uscente Ursula von der Leyen è la favorita. Ma il Partito europeo dei conservatori e riformisti (Ecr), guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è ancora indeciso se dare o meno il suo sostegno a von der Leyen: pesa la partita infinita dei balneari così cara alla destra italiana.

Euforia sulle criptovalute: ecco perché

Bitcoin parte in rialzo del +1%, da +6% di ieri. È il sesto rialzo consecutivo. Dal 5 luglio (53.600 usd) il prezzo ha già recuperato circa 11mila usd. L’euforia è legata alla sempre più probabile vittoria di Trump, che si è spesso presentato come un convinto sostenitore delle criptovalute, sebbene non abbia offerto dettagli sulla sua proposta politica relativa allo sviluppo delle criptovalute.

La caduta del Lusso in Europa

In Europa, ha fatto impressione la caduta del Lusso. L’indice Stoxx Luxury ha perso il -2,30%, azzerando i guadagni del 2024. Ricordiamo che nel frattempo Tech e Banche sono cresciute del +19% circa.. Le cause? Deboli consumi cinesi, crollo in Borsa di Burberry (-15%) e Swatch (-10%) sono stati i fattori che hanno scatenato le vendite. Piazza Affari si salva dalle vendite. Il listino principale chiude praticamente piatto (-0,02%), dopo un piccolo recupero nell’ultima ora, in una giornata dai volumi scarsi, ormai pienamente estivi. A dare verve agli scambi sono stati i titoli del risparmio gestito (in particolare Finecobank +3,28%).

Il Brent e gli effetti dell’economia cinese

Il Brent apre con il terzo lieve ribasso consecutivo, a causa delle preoccupazioni per un rallentamento dell’economia cinese che potrebbe frenare la domanda globale, nonostante il crescente consenso sul fatto che la Federal Reserve americana inizierà a tagliare i tassi di interesse chiave a settembre, un evento in grado di rilanciare la crescita. I mercati stanno scontando un taglio dei tassi di almeno 25 punti base a settembre, secondo il FedWatch Tool del Cme, dopo che i dati della scorsa settimana hanno mostrato che i prezzi al consumo sono scesi su base mensile per la prima volta in quattro anni a giugno.

Trimestrali Usa

Nel secondo trimestre del 2024, Morgan Stanley ha riportato un utile netto di 3,1 miliardi di dollari, registrando un aumento di oltre il 40% e superando le stime degli analisti, grazie anche al ritorno delle attività di investment banking (Ft). Anche Bank of America ha riportato dati trimestrali superiori alle aspettative, con un utile di 6,9 miliardi di dollari, in calo però del 6,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (Cnbc).

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