Si chiude un altro capitolo dello scandalo dieselgate di Volkswagen. Il gruppo automobilistico di Wolfsburg ha raggiunto un accordo in Italia con Altroconsumo per chiudere la class action promossa dall’associazione. Questa azione legale, avviata nel 2016, mirava a risarcire oltre 60 mila proprietari di veicoli Volkswagen, Audi, Skoda e Seat, acquistati tra il 2009 e il 2015 e dotati di motori turbodiesel EA189 Euro 5 finito nella bufera. Dopo quasi nove anni dallo scoppio dello scandalo, Volkswagen ha stanziato oltre 50 milioni di euro per risarcire i clienti italiani, concludendo così le dispute legali in Italia.
Nel corso degli anni, a livello mondiale, Volkswagen ha speso oltre 32 miliardi di euro in multe, riparazioni e spese legali a causa del Dieselgate.
Agli automobilisti italiani 1100 euro a testa da Volkswagen
Volkswagen Group e Volkswagen Group Italia hanno concordato di risarcire i consumatori coinvolti nello scandalo, che accetteranno l’offerta transattiva, con 1.100 euro per ogni veicolo nuovo acquistato e non rivenduto prima del 26 settembre 2015. Per i veicoli acquistati usati o rivenduti prima di tale data, il risarcimento sarà di 550 euro. Inoltre, se un veicolo ha più comproprietari, l’importo verrà aumentato di 300 euro per ciascun comproprietario aggiuntivo.
Accordo Altroconsumo-Volkswagen: non ci sarà ricorso
Altroconsumo e il Gruppo Volkswagen hanno deciso di non fare ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’appello di Venezia dello scorso dicembre. La prima sentenza del tribunale di Venezia aveva favorito Altroconsumo, concedendo 3.300 euro a testa ai partecipanti condannando il colosso automobilistico a pagare fino a 200 milioni di euro per risarcire chi aveva aderito alla class action.Tuttavia, la sentenza d’appello di dicembre aveva ridotto il risarcimento a soli 300 euro per danno morale, escludendo il danno patrimoniale.
Questa decisione tra le parti pone fine alla vicenda giudiziaria iniziata nel 2015, evitando ulteriori anni di attesa e incertezze per i consumatori.
Nel marzo scorso, il Consiglio di Stato ha, invece, respinto il ricorso di Volkswagen contro la sanzione da cinque milioni di euro inflitta dall’Antitrust per pratica ingannevole.
Quando saranno risarciti i consumatori?
Altroconsumo ha dichiarato che l’accordo sarà implementato nei prossimi mesi e i partecipanti alla class action saranno informati gradualmente. L’associazione sta lavorando per creare una piattaforma dedicata che faciliterà il processo di risarcimento, assicurando che sia semplice, efficace e sicuro da utilizzare, anche se ci vorrà del tempo prima che sia completamente operativa.
Lo scandalo Dieselgate
Lo scandalo dieselgate è scoppiato a settembre 2015. Allora venne alla luce che Volkswagen aveva installato un software per manipolare le emissioni inquinanti durante le prove di omologazione dei veicoli. Questo ha portato a richiami massicci e azioni legali in Europa e negli Stati Uniti, oltre a gravi danni all’immagine del gruppo. Il Dieselgate ha causato problemi legali persistenti alla casa tedesca costringendola a fare fronte a notevoli risarcimenti nel corso degli anni.