Volkswagen è riuscita a raggiungere un accordo per rendere a norma di legge oltre 80 mila veicoli a tre litri che ancora circolano sulle strade americane violando gli standard sulle emissioni dell’Agenzia per la protezione ambientale (l’Epa); quelle vetture erano rimaste escluse dal maxi patteggiamento per 14,7 miliardi di dollari raggiunto lo scorso giugno tra il gruppo tedesco e la Giustizia americana riguardante oltre 500.000 auto con motori diesel a due litri prodotti dal 2009 al 2015 (il cosiddetto dieselgate era esploso nel settembre 2015). L’annuncio è arrivato dal giudice Charles Breyer, che lunedì aveva posticipato (per l’ennesima volta) un’udienza con l’intento di permettere “un coordinamento straordinario tra le parti”.
Volkswagen ha deciso di riacquistare 20.000 vetture, definite di Generazione 1 (comprendono il modello di VW chiamato Tourag e quello di Audi chiamato Q7 prodotti tra il 2009 e il 2012); in questo caso, a chi le possiede il gruppo offre il buyback o un adeguamento. Ai veicoli di Generazione 2 rientrano tutte le altre vetture a marchio VW, Audi e Porsche; in questo caso il gruppo dice di poterle sistemare per portarle a norma di legge e quindi un buyback non è necessario; serve comunque il via libera delle autorità senza il quale il gruppo sarà costretto a riacquistare anche queste auto.
A chi ha comprato le auto del gruppo tedesco coperte dall’intesa verrà offerto un “compenso sostanziale” ma il giudice Breyer non ha fornito numeri, che potrebbero emergere in un’udienza fissata giovedì. L’azienda pagherà anche 25 milioni di dollari alla California Air Resources Board come rimedio per i danni ambientali provocati e si impegna a introdurre veicoli a zero emissioni in California.
Oltre all’accordo in Usa, Volkswagen ha acconsentito al pagamento di circa 1,6 miliardi di dollari per ricomprare o aggiustare circa 105 mila veicoli diesel inquinanti in Canada. Il piano canadese offre a ciascun cliente un risarcimento tra i 5.100 e i 5.950 dollari canadesi e la scelta tra il riacquisto del veicolo o il richiamo in officina. Lo scorso giugno il gruppo tedesco aveva concordato un accordo simile in Usa, spendendo circa 10 miliardi di dollari per 475 mila veicoli. In totale quindi, Volkswagen ad oggi ha sborsato oltre 18 miliardi di dollari per questioni relative al Dieselgate in nord America.