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Diciotti si sblocca: Salvini indagato fa sbarcare i migranti

Il ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona, arresto illegale e abuso di persona dal Pm di Agrigento : “E’ una vergogna” – Il Viminale si convince a far sbarcare i migranti dalla nave Diciotti dopo la disponibilità ad accoglierli di Albania, Irlanda e della Chiesa – Decisiva la mediazione del ministro Moavero – VIDEO.

Diciotti si sblocca: Salvini indagato fa sbarcare i migranti

Dopo 10 giorni si è sbloccato il caso della nave Diciotti, il pattugliatore della Guardia Costiera italiana con 150 migranti a bordo che il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini aveva fermato nel porto di Catania per impedirne l’accoglienza.

Due le novità che hanno contribuito a sbloccare la situazione: l’iscrizione sull’albo degli indagati del ministro Salvini per iniziativa del Pm di Agrigento che lo accusa di sequestro di persona, di arresto illegale e di abuso d’ufficio e, soprattutto, la disponibilità manifestata da Albania, Irlanda e Chiesa cattolica ad accogliere i migranti che erano ancora sulla  nave. Decisiva in proposito è stata la mediazione internazionale del ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, che ha agito con il pieno sostegno del Quirinale.

Salvini ha ovviamente protestato contro l’azione della magistratura che lo mette sul banco degli imputati: “E’ una vergogna ma accoglierò il Pm di Agrigento con il sorriso”. Prima aveva minacciato di spingere l’Italia a non votare il prossimo bilancio comunitario e chissà se il premier Giuseppe Conte, che finora è sempre andato a rimorchio di Salvini e Di Maio, si deciderà a far sentire la sua voce.

In un’intervista rilasciata al quotidiano Libero, Salvini rincara la dose: “Io ho fatto solo il mio lavoro di ministro e sono pronto a rifarlo. Per il resto mi spiace per il procuratore di Agrigento. Penso che con tutti i problemi che ha la Sicilia, la priorità non sia certo indagare Salvini. E poi lui era lo stesso che qualche mese fa diceva: ‘Il rischio di terroristi a bordo dei barconi è alto.”. Alla domanda se chiederà al Senato di dire no all’ autorizzazione a procedere, Salvini risponde: “Assolutamente no! Se il Tribunale dirà che devo essere processato andrò davanti ai magistrati a spiegare che non sono un sequestratore. Voglio proprio vedere come va a finire…”.

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In realtà il braccio di ferro con l’Europa e con la magistratura che la politica muscolare di Salvini ha imposto per giorni e giorni ha fatto venire alla luce con sempre maggior chiarezza il vero obiettivo del Governo sovranista, che non è solo quello di vincere le prossime elezioni con iniziative demagogiche e populiste ma di spingere l’Italia fuori dell’Unione europea. Da questo punto di vista l’imminente incontro di Salvini con il premier ungherese Orban a Milano punta a rinsaldare i rapporti politici con i Paesi xenofobi del gruppo di Visegrad, senza che i Cinque Stelle se ne accorgano o siano in grado di reagire.

Salvini sa benissimo che Orban non ha nessuna intenzione di dare una mano all’Italia per la ricollocazione dei migranti in Europa ma non è questo che lo preoccupa: anzi, la finta emergenza sui migranti gli serve a dimostrare che lì’Unione europea non è in grado di risolvere il problema dell’immigrazione cambiando il trattato di Dublino, che proprio il gruppo di Visegrad non vuole modificare.

(Ultimo aggiornamento: ore 11.32 del 27 agosto). 

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