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Diario del terremoto: 77mila imprese nelle zone terremotate

Settantasettemila sono le imprese che lavorano nelle zone emiliane colpite dal terremoto, pari al 20,2% del totale regionale, con 343 mila lavoratori. Quasi 15 mila le aziende agricole colpite dal sisma. Sono i numeri pubblicati oggi sul sito Ermes della Regione Emilia-Romagna.

La dimensione economica dei comuni terremotati – scrive la Regione – è pari a oltre 25 miliardi di valore aggiunto e a oltre 15 miliardi di esportazioni all’estero. Qui si produce l’1,8% del Pil nazionale. Il settore più importante è quello della meccanica che dà lavoro a 70 mila persone, seguito dal tessile (20 mila occupati), dall’alimentare (10 mila) e dal ceramico con 4 mila lavoratori. Si tratta in sostanza di oltre il 60% degli addetti complessivi delle province di Modena e Ferrara e di oltre il 20% di quelle di Reggio e Bologna.

Grandi numeri anche in campo agricolo, con 14.119 aziende potenzialmente coinvolte dal sisma, 672 delle quali sono rappresentate da allevamenti e una superficie agricola interessata di 215.976 ettari, circa il 20% del totale regionale. Tra i settori più colpiti quello del Parmigiano Reggiano, con oltre 10 mila caseifici inagibili e circa 630 mila forme di danneggiate.

La Regione riassume anche i numeri degli sfollati. Sono 12.180 cittadini accolti nelle strutture di emergenza, a fronte di una disponibilità complessiva di 15.754 posti. Di questi 9.265 sono alloggiati nei 35 campi allestiti sul territorio, 2.915 nelle strutture al coperto come scuole e palestre, mentre 2040 hanno trovato accoglienza negli alberghi.

L’opera di assistenza alla popolazione è garantita da oltre 1.500 volontari di Protezione civile, ai quali si aggiungono 4.500 operatori e esperti dei Vigili del fuoco, delle Forze armate e dell’Ordine, degli Enti locali. 

Con 100 Vigili del fuoco aggiuntivi, in servizio da oggi sale a 1.250 il numero complessivo di quelli impegnati quotidianamente sul territorio nelle verifiche speditive sugli edifici: dal 20 maggio al 3 giugno ne sono state realizzate 19.890, l’obiettivo è di terminare le rimanenti 13.976 verifiche nell’arco di una settimana.

Contemporaneamente sono state rafforzate anche le squadre di tecnici regionali abilitati alla compilazione delle schede Aedes per l’accertamento dei danni, ai quali spetta il compito di valutare le strutture in condizioni di maggior criticità o di compiere ulteriori accertamento dopo i Vigili del fuoco: erano 92 ieri, sono 103 da oggi: 14 in particolare sono le squadre messe a disposizione dalle Facoltà di ingegneria delle Università di Bologna, Parma, Modena-Reggio Emilia e Ferrara e 12 quelle espressamente impegnate nella conclusione delle verifiche sulle scuole.

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