Il gruppo tedesco Deutsche Post DHL, colosso mondiale di logistica e trasporti con un fatturato 2013 di oltre 55 miliardi di euro e quasi mezzo milione di dipendenti in 220 Paesi, sbarca a Roma. Per la precisione a Pomezia, a 25 km dalla Capitale, nel cuore del secondo polo farmaceutico più importante d’Italia dopo quello lombardo, dove DHL Supply Chain Italy (fatturato 320 milioni, dipendenti 773) ha da pochi mesi inaugurato un nuovo hub d’avanguardia per la logistica e la distribuzione in tutto il Centro-Sud.
“Roma e il Centro-Sud – spiega Eddy De Vita, presidente e amministratore delegato di DHL Supply Chain Italy – costituiscono al momento il 7,8% del nostro fatturato, ma vogliamo arrivare presto al 20%”. Anche a questo servirà il nuovo campus, operativo da poche settimane, che delocalizzerà in un’area complessiva di 92.000 mq (sarà il secondo più grande dopo quello di Settala, vicino Milano) parte dell’ingente traffico logistico gestito da DHL sul territorio nazionale, e che valorizzerà – attraverso un investimento da 30 milioni di euro – un’eccellenza locale, ovvero il distretto farmaceutico.
Innanzitutto creando nuovi posti di lavoro legati a un settore che, nel Lazio, ha visto le imprese crescere del 18,7% negli ultimi dieci anni e che produce il 20% del totale nazionale, con alcune eccellenze emergenti come il laboratorio Okairos che tra Napoli e Pomezia sta sperimentando il vaccino anti-Ebola: 200 sono al momento i dipendenti del campus di Pomezia (di cui la metà coinvolgendo le cooperative del territorio), ma si conta di aggiungerne altri 30-40 entro fine anno per arrivare a 600 entro il 2017. E poi c’è il giro d’affari: DHL Supply Chain lavora in Italia con 50 case farmaceutiche (quelle italiane sono il 30% del mercato nazionale e l’80% di quello del biotech), di cui una decina sono già clienti del nuovo centro laziale, e gestisce ogni anno 1 milione e 800 mila ordini di consegne: “Di questi ordini – spiega il vicepresidente Vittorio De Amici – la stragrande maggioranza continuerà a essere lavorata al Nord, ma da qui possiamo arrivare a 250mila l’anno”.
“In tutta Italia – prosegue De Amici – la nostra rete logistica serve 2.000 ospedali (metà pubblici metà privati) con 450mila spedizioni l’anno, circa 20.000 farmacie, centinaia di grossisti e facciamo anche 250mila spedizioni domiciliari di dispositivi”. La nuova area serve dunque a stoccare enormi quantità di farmaci in arrivo da grandi multinazionali come AstraZeneca ma anche da laboratori locali o da altri poli vicini come l’abruzzese Dompé, e a distribuirli in tutto il Centro Sud. “Siamo in grado di servire un ordine ricevuto entro mezzogiorno, entro la mattina successiva”, spiega ancora De Amici, “garantendo massima attenzione nella conservazione (alle temperature giuste per ogni categoria di farmaco), nel trasporto (rigorosamente, fin dove possibile, su gomma, per garantire celle con le temperature e le condizioni adeguate) e nella consegna”.
Per assicurare questo, da maggio 2011 fa parte del gruppo Deutsche Post DHL la controllata Eurodifarm, specialista italiana appunto nella logistica distributiva di prodotti farmaceutici, diagnostici e biomedicali a temperatura controllata. Eurodifarm ha sviluppato negli ultimi anni un network capillare di distribuzione che oggi si avvale di 4 hub e 18 piattaforme regionali, 44.250 mq di superficie coperta e di oltre 1.000 automezzi frigo in grado di mantenere la catena del freddo e l’integrità del prodotto in ogni fase del trasporto. “Ma non facciamo solo trasporto – tiene a precisare il vicepresidente di DHL Supply Chain Italy -: curiamo ad esempio stoccaggio, monitoraggio e classificazione dei prodotti, co-packing, riscossione dei crediti, customer care”.
Un insieme di servizi che ora vedrà al centro del business la crescente realtà laziale: “DHL Supply Chain – conclude l’amministratore delegato De Vita – copre il 60 Paesi una superficie di distribuzione di 23 milioni di metri quadri, ma non era scontato convincerla a puntare su Roma e sul Centro-Sud in un periodo come questo”.