“Il concetto di titolo tossico si collega a mutui che non sono in grado di pagare il capitale o gli interessi. Crediop non ha nessuna posizione di questo tipo in portafoglio”. Lo ha spiegato a Radio 24 Stefano Catalano, direttore finanziario di Dexia Crediop, la controllata italiana della banca franco-belga in crisi per la massiccia esposizione in Grecia e sull’orlo dello smembramento.
“L’attività di Dexia Crediop è un’attività legata al finanziamento degli enti locali italiani – ha aggiunto Catalano – che hanno come sistemi di garanzia le delegazioni di pagamento. La Banca tesoriera dell’ente locale trattiene presso di sé le finanze per far fronte ai debiti che l’ente locale ha contratto, è un sistema molto solido e l’attivo di Crediop è composto da questo”.
Il direttore finanziario ha ammesso che alcune attività “sono in un periodo difficile, ma parliamo di una cifra di circa 650mila euro su un totale di bilancio di 41 miliardi. Un rapporto tra sofferenza e totale di bilancio che non trova confronto in nessuna banca del pianeta. Dal punto di vista di solidità e di qualità dell’attivo, non è sicuramente un punto problematico per i nostri risparmiatori”.