La stagione dei conti bancari continua con un altro pezzo da novanta: Deutsche Bank, che ha chiuso il 2022 con profitti netti a massimi dal 2007 e ricavi al top dal 2016. Sulla Borsa di Francoforte, il titolo Deutsche Bank cede però il 2,23% a 11,99 euro per azione. Gli investitori si aspettavano l’annuncio di un’operazione di buyback che però non è arrivato.
I conti del 2022 di Deutsche Bank
La banca tedesca ha archiviato il 2022 con un utile netto pari a 5,7 miliardi di euro, più del doppio rispetto all’anno precedente e il risultato migliore dal 2007. Il risultato include un adeguamento positivo della valutazione delle attività fiscali differite di fine anno pari a 1,4 miliardi di euro, rispetto ai 274 milioni di euro dell’anno precedente.
I ricavi si sono attestati a 27,2 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto al 2022. Sia nell’intero anno che nel quarto trimestre del 2022, i ricavi sono stati i più alti dal 2016, nonostante le riduzioni del perimetro di attività nell’ambito della trasformazione della banca avviata nel 2019.
Andando avanti coi dati, lo scorso anno il cost/income ratio è sceso dall’85 al 75 per cento. Le spese diverse da interessi si sono ridotte del 5% a 20,4 miliardi di euro l’accantonamento per perdite su crediti è stato di 1,2 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 515 milioni nel 2021.
Nel solo quarto trimestre la banca ha conseguito un utile netto pari a 2 miliardi di euro mentre i ricavi netti sono saliti del 7% attestandosi a 6,3 miliardi di euro.
“Negli ultimi tre anni e mezzo abbiamo trasformato con successo Deutsche Bank – ha affermato il Ceo Christian Sewing – Rifocalizzando la nostra attività sui punti di forza fondamentali, siamo diventati significativamente più redditizi, meglio bilanciati e più efficienti in termini di costi. Nel 2022, lo abbiamo dimostrato fornendo i nostri migliori risultati da quindici anni”.
Deutsche Bank: il dividendo sale del 50%
In virtù dei risultati conseguiti lo scorso anno, il consiglio di amministrazione di Deutsche Bank ha deciso di proporre alla prossima assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,30 centesimi di euro per azione, in aumento del 50% rispetto all’anno precedente.
“Grazie all’esecuzione disciplinata della nostra strategia, siamo stati in grado di supportare i nostri clienti in condizioni molto difficili, dimostrando la nostra resilienza con una forte disciplina del rischio e una solida gestione del capitale. Di conseguenza, siamo ben attrezzati per offrire una crescita sostenibile e rendimenti per gli azionisti negli anni a venire”, ha spiegato Sewing.
In relazione al mancato annuncio sul buyback, il Cfo James von Moltke ha spiegato alla CNBC. “Riguardo alle operazioni di riacquisti di azioni, vista l’incertezza del contesto che viviamo e ad alcuni cambiamenti di regolamentazione a cui vorremmo assistere, sia in termini di timing che di intensità, per ora ci tratteniamo dal lanciarla. Crediamo che sia una decisione prudente, ma intendiamo riconsiderarla”.