Va in archivio il terzo trimestre di Deutsche Bank, che chiude con un utile netto in calo del 2,8% su base annua, a 755 milioni. Una quota in ogni caso superiore rispetto al consensus, che si attestava intorno ai 700 milioni circa. Anche l’utile ante imposte ha fatto segnare un risultato migliore delle attese, migliorando del 20%, a 1,1 miliardi, mentre i ricavi sono arrivati a 8,7 miliardi, con un aumento del 18%.
Un po’ a sorpresa, a salvare i conti del trimestre ha contribuito soprattutto la divisione di investment banking, che, grazie alla ripresa del trading obbligazionario, ha registrato un utile ante imposte di 662 milioni. Proprio l’investment banking, però, sarà il settore più martoriato dai tagli annunciati dall’istituto tedesco, con 1.500 posti di lavoro persi sui 1.900 esuberi previsti nel piano di compressione dei costi da 4,5 miliardi entro il 2015.