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Deutsche Bank risolve (in parte) la disputa su Postbank: accordi con il 60% dei querelanti

La banca tedesca era accusata di non aver pagato un compenso adeguato agli azionisti riguardo all’acquisizione di Postbank del 2010. La proposta attuale, accettata dalla maggior parte dei ricorrenti, è di 31 euro per azione

Deutsche Bank risolve (in parte) la disputa su Postbank: accordi con il 60% dei querelanti

Deutsche Bank ha concluso un accordo significativo con oltre il 60% degli ex azionisti insoddisfatti riguardo all’acquisizione di Postbank del 2010. In quella fase, la banca aveva offerto 25 euro per azione, mentre i querelanti sostenevano che il valore giusto fosse molto più alto, fino a 57,25 euro per azione, con alcune richieste di risarcimento che arrivavano a 64,25 euro per azione.

Le azioni di Deutsche Bank hanno registrato un aumento di oltre il 3% ieri a Francoforte e oggi continuano a mostrare un trend positivo, salendo di oltre l’1%.

Cosa significa l’accordo per Deutsche Bank e per gli Investitori

L’accordo raggiunto dall’istituto tedesco con oltre il 60% degli ex azionisti di Postbank ha un impatto significativo sia per la banca che per gli investitori. Con un risarcimento fissato a 31 euro per azione, Deutsche Bank libera 430 milioni di euro precedentemente accantonati per affrontare potenziali risarcimenti, migliorando così le sue previsioni di utile ante imposte per il terzo trimestre del 2024. Questo accordo offre alla banca la possibilità di riprendere il buyback delle azioni, una misura che era stata sospesa, e rivedere i propri piani di distribuzione di capitale in base alla nuova situazione finanziaria. Secondo Bloomberg, sebbene la banca procederà con cautela riguardo a un eventuale buyback, esistono opportunità di crescita verso la fine del 2024 o all’inizio del 2025.

Per gli investitori, questo accordo riduce significativamente i rischi e i costi legati al contenzioso, che aveva impattato negativamente sui risultati finanziari e interrotto una serie di 15 trimestri consecutivi di profitti. Deutsche Bank aveva accantonato 1,3 miliardi di euro in previsione di un esito sfavorevole, che aveva contribuito a una perdita di 143 milioni di euro nel secondo trimestre.

La banca ora si concentra sulla possibilità di raggiungere ulteriori accordi con i restanti azionisti insoddisfatti. Tuttavia, alcuni ex investitori continuano a contestare l’accordo, il che potrebbe influire ulteriormente sulle future decisioni e previsioni della banca.

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