X

Deutsche Bank fa i conti del salvataggio per Italia e Spagna

Nonostante l’allarmismo, gli osservatori del mercato dicono che l’Italia e la Spagna possono ancora evitare di dover chiedere aiuti esterni. Intanto, nel caso si trovassero in condizioni simili a quelle del Portogallo, Deutsche Bank ha già fatto una stima dell’ammontare dei danni. L’istituto creditizio prevede che i pacchetti di aiuto ai due Paesi del Mediterraneo costerebbero 788 miliardi di euro (300 miliardi per la Spagna e 488 miliardi per l’Italia). Ma il Fondo Europeo di Stabilità Finanziaria (Fesf) non potrebbe smuovere non più di 400 miliardi di euro.

Eppure, l’aritmetica inganna. Se dai numeri sembra che il Fesf non abbia fondi sufficienti a coprire le necessità di Spagna e Italia nel caso non potessero più accedere al mercato, Deutsche Bank ritiene che il Fondo troverebbe la soluzione per i due Paesi. Questo perchè si potrebbero aiutare con forme diverse.

In Spagna, dove il problema è il settore finanziario, la Unione Europea potrebbe collocare 75 miliardi di euro per ricapitalizzare il settore. Secondo la banca questo servirebbe a risprmiare 225 miliardi di euro e sarebbe sufficiente a alleviare la pressione su Madrid.

Per quanto riguarda l’Italia, gli economisti della banca ritengono che in caso di necessità, invece di fare un programma di tre anni, l’Fesf potrebbe comprare debito nel mercato secondario. Con il tempismo giusto alcuni ritengono che questa misura sarebbe efficiente e farebbe risparmiare soldi alla Ue.

Fonte: economico.pt 

Related Post
Categories: Mondo