Dal 2020, per avere diritto alle detrazioni Irpef del 19% bisognerà rispettare due condizioni. La prima, di cui abbiamo già parlato, è non pagare in contanti, ma con carta di credito, bancomat o altri strumenti tracciabili. La seconda è rientrare in due nuovi limiti di reddito.
DETRAZIONI IRPEF INTERE FINO A 120MILA EURO
La legge di Bilancio 2020 stabilisce che da quest’anno i bonus Irpef sulle spese previste dall’articolo 15 del Tuir (il Testo unico delle imposte sui redditi) spettano per intero solo ai contribuenti con redditi fino a 120mila euro lordi.
COME FUNZIONA OLTRE I 120MILA EURO
Oltre questa soglia, la percentuale di detrazione si riduce progressivamente all’aumentare del reddito, fino ad azzerarsi per i redditi da 240mila euro lordi in poi.
Per scoprire la detrazione cui si ha diritto nella fascia di reddito 120mila-240mila euro, bisogna calcolare il rapporto fra 240mila euro, diminuito del reddito complessivo, e 120mila euro.
UN ESEMPIO DI CALCOLO
Facciamo un esempio pratico, prendendo come riferimento un reddito di 150mila euro. Il questo caso il calcolo da fare è il seguente:
(240.000 – 150.000) : 120.000 = 0,75
Significa che si ha diritto al 75% della detrazione, ossia al 75% del 19%. La detrazione Irpef scende quindi al 14,25%.
Attenzione: il reddito complessivo da cui partire s’intende al netto dei redditi (cioè delle rendite catastali rivalutate) dell’immobile adibito ad abitazione principale e delle relative pertinenze.
LE ECCEZIONI
Tuttavia, sono previste diverse eccezioni. Le detrazioni Irpef del 19% sono sempre fruibili per intero (a prescindere dal reddito) su queste spese:
- interessi passivi e oneri accessori su prestiti o mutui agrari;
- interessi passivi e oneri accessori sui mutui ipotecari contratti per acquistare o costruire immobili da adibire ad abitazione principale;
- spese sanitarie per patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (sono indicate sempre all’articolo 15 del Tuir: lettera c, comma 1).
LE SPESE COLPITE
Saranno colpite invece altre spese importanti. La lista comprende le seguenti voci:
- veterinari;
- asili nido;
- attività sportive o corsi universitari dei figli a carico;
- parcelle degli agenti immobiliari;
- onoranze funebri;
- abbonamenti a bus, metro e tram.
IL RISCHIO SUI REDDITI ALTI
Le nuove regole comportano il rischio che i contribuenti con redditi oltre 240mila euro lordi, non potendo portare alcuna spesa in detrazione al 19%, scelgano di pagare tutto in contanti. Per loro, infatti, non c’è alcun incentivo a utilizzare strumenti tracciabili.