X

Design: dal collezionismo all’investimento, mercato in crescita

Phillips

Perchè investire in Design? Collezionare in design storicizzato e investire in quello contemporaneo significa anche dare un valore aggiunto a tutto ciò che ci accompagna nella vita di tutti i giorni. Da evidenziare che il lockdown ha riversato nell’ambiente domestico molte attività che erano precedentemente distribuite e diffuse sulla città, dal lavoro alle abitudini più frequenti e ciò ha rivalutato il settore dell’arredamento in generale.

Inoltre la recessione economica che si è verificata negli ultimi anni ha messo le organizzazioni sempre più sotto pressione per differenziare le loro offerte. Il consumo di risorse spinge le aziende a trarre valore da ciò che fanno piuttosto che da ciò che hanno. Da ciò emerge che un numero crescente di aziende ha iniziato a utilizzare il design contemporaneo per differenziarsi dalla concorrenza. La tendenza riguarda qualsiasi realtà che desideri distinguersi dalla concorrenza.

Il design è un investimento strategico, non una spesa. È comunemente accettato che tutte le aziende puntano a prestazioni elevate, il che significa alti livelli di redditività. Il rapporto di redditività più comune è la misura del ROI (ritorno sull’investimento). Investire costantemente nel design è altamente redditizio, anche a lungo termine. Ed in questa visione che il collezionismo di design diventa un asset class su cui investire, visto che il mercato è ancora accessibile a chi voglia avvicinarsi, diversamente dell’arte contemporanea che presenta costi molto più elevati. Inoltre, da evidenziare che nel post lockdown ciò che invece emerge è un diffuso riconoscimento al valore del progettare l’abitare ed un’attenzione crescente nel definire l’ambiente domestico in equilibrio con i personali stili di vita più essenziali e moderni.

Sempre più case d’asta internazionale dedicano maggiore attenzione al design, proponendo opere specialmente sulle piazze di Londra, Parigi e New York. Un esempio la prossima asta Phillips a Londra che si tiene in live il prossimo 12 maggio alle ore 14.00.

Tra le ceramiche presenti in questa vendita ci sono opere di Magdalene Odundo, Elizabeth Joulia, Georges Jouve e Hans Coper. I punti salienti del design francese includono opere di Jean-Michel Frank, Jean Prouvé e Pierre Legrain. Esempi eccezionali di design italiano pre e postbellico includono opere di Osvaldo Borsani e Lucio Fontana, Gino Sarfatti, Ico Parisi, Gio Ponti e Carlo Mollino. L’artigianato scandinavo è rappresentato da due divani eccezionalmente rari, uno disegnato da Nanna e Jørgen Ditzel e uno disegnato da Finn Juhl. Il design contemporaneo è guidato da Jeroen Verhoeven e Ron Arad, tra gli altri. Composta da 156 lotti, la collezione sarà visibile dal 6 maggio presso le gallerie Phillips London di Berkeley Square fino all’asta il 12 maggio.

A guidare la vendita c’è un vaso Magdalene Odundo in terracotta brunita e carbonizzata e risalente al 1987. Odundo è emersa sulla scena artistica dopo la sua rivoluzionaria mostra MA al Royal College of Art nel 1982. Una caratteristica base rotonda equilibrata sostiene una parte superiore del corpo che si allarga, definita da due delicate nervature che corrono fino a un bordo di forma ovale. Il bordo è piegato verso l’interno, creando una forma a mandorla che incornicia la cavità interna. Questa geometria ed esplorazione della forma e della forma è caratteristica del lavoro di Odundo e offre ai collezionisti un raro esempio per acquisire uno dei primi pezzi dell’artista. Nella selezione di ceramiche francesi provenienti da una collezione privata da offrire all’asta londinese di Design c’è una scultura monumentale disegnata da Elisabeth Joulia. Realizzata nel 1955 e acquistata dallo studio La Borne di Joulia nel 1978 da Alan Grizot, questa scultura è stata successivamente acquisita da Pierre Staudenmeyer, che ha acquistato il pezzo all’asta a Parigi nel 1991.

Pierre Legrain 1889-1929
Rare lidded tabouret, circa 1920
Stima: £60,000-80,000

Un tabouret con coperchio raro in condizioni originali disegnato da Pierre Legrain è un ulteriore punto forte della vendita. Unico esemplare conosciuto di questo modello esistente, questo tabouret è rimasto nella stessa collezione dal 2006, quando è apparso per la prima volta sul mercato. Da allora è venuta alla luce un’immagine d’archivio con uno di questi esempi di questo tabouret presente nel boudoir di Madame Jeanne Tachard. Appassionato collezionista e mecenate dei più rinomati designer Art Deco, Tachard è stato uno dei pochi mecenati per i quali Legrain avrebbe progettato intere stanze.

Interessante il raro tavolino d’appoggio disegnato da Osvaldo Borsani e Lucio Fontana. L’architetto e l’artista hanno lavorato a stretto contatto su diversi progetti. Questa collaborazione artistica ha portato a una serie di mobili, esempi dei quali sono stati offerti in precedenti aste da Phillips, in particolare una console a parete che ha raggiunto un record mondiale quando è stata venduta all’asta per oltre 1 milione di sterline nel 2020.

Osvaldo Borsani e Lucio Fontana
Raro tavolino laterale, modello n. 7303/2 circa 1950 Vetro, legno dipinto e dorato, ottone, marmo. 62,4 cm (24 5/8 pollici) di altezza, 58,2 cm (22 7/8 pollici) di diametro Prodotto da Arredamenti Borsani Varedo, Italia. Insieme ad un attestato di perizia dell’Archivio Osvaldo Borsani.

Un ulteriore pezzo forte della vendita è il lampadario orientabile di Gino Sarfatti. Una celebrazione radicale del movimento, il lampadario è una sorprendente composizione di sette tubi di ottone dipinti con colori vivaci che sgorgano verso l’esterno da un albero cilindrico in ottone, rivelando il dinamismo al centro dei progetti di illuminazione di Sarfatti. L’Italia del dopoguerra è stata caratterizzata dal cambiamento, da un movimento verso le nuove, sfidanti idee tradizionali del design. In questi anni Sarfatti trovò terreno fertile per dare vita alle tante teorie creative da lui concepite prima della guerra senza alcuna esitazione stilistica.

Gino Sarfatti
Raro lampadario orientabile, modello n. 2076 circa 1953 Ottone, ottone verniciato. 99,5 x 155,2 x 146,8 cm (39 1/8 x 61 1/8 x 57 3/4 pollici), come mostrato Prodotto da Arteluce, Milano, Italia.

Ulteriori punti salienti del design italiano in vendita includono opere di Ico Parisi, Gio Ponti e Carlo Mollino, tra gli altri.

Gio Ponti Coppia di poltrone ‘Distex’, modello n. 807 circa 1953 Tessuto, faggio tinto. Ciascuno: 81,3 x 80,6 x 108,2 cm (32 x 31 3/4 x 42 5/8 pollici) Prodotto da Cassina, Meda, Italia. Insieme ad un attestato di perizia dell’Archivio Gio Ponti. Stima £ 24.000 – 28.000
Ico Parisi Sedia a pantofola unica circa 1965 Tessuto, tinto noce. 79,1 x 52,8 x 68,4 cm (31 1/8 x 20 3/4 x 26 7/8 pollici) Stima £ 4.000 – 6.000
Gio Ponti Poltrona ‘Distex’, modello n. 807 circa 1953 Tessuto, vinile, ottone. 81,8 x 78,6 x 107,6 cm (32 1/4 x 30 7/8 x 42 3/8 pollici) Prodotto da Cassina, Meda, Italia. Insieme ad un attestato di perizia dell’Archivio Gio Ponti. Stima £ 20.000 – 30.000

Interessanti anche oggetti di illuminazione di designe italiano, lavori svolti da noti designer per l’arte vetraria muranese come Barovier & Toso e Venini.

Per Fontana Arte troviamo diserve opere tra cui alcune del designer Pietro Chiesa

Tutte le opere sono visibili nel catalogo

Immagine di copertina: Tavolino unico circa 1965 designer Ico Parisi, prodotto da Brugnoli Mobili, Cantù, Italia.

Related Post
Categories: Arte