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Derby tra Milan e Juve per Tevez: rossoneri in pole, dribbling bianconero per Higuain e Jovetic

Tutto come un anno e mezzo fa. Per Juventus e Milan il tempo sembra essersi fermato al gennaio del 2012, quando battagliarono senza esclusione di colpi per accaparrarsi Carlos Tevez. Allora il match finì con il più classico dei no contest, oggi però le cose potrebbero cambiare. L’argentino è sul mercato e fa gola a bianconeri e rossoneri, pronti a tutto per assicurarsi i suoi gol. Come nel 2012, il Milan sembra essere passato in vantaggio, almeno stando agli ultimi sviluppi, ma la Juve non va data per morta, anzi… Emblematico quanto accaduto nella giornata di giovedì, con Kia Joorabchian a colloquio con Marotta prima e Galliani poi. Il risultato? 1-0 per l’ad rossonero, che ancora una volta ha mostrato al mondo le sua abilità mercantili. “Carlitos non tradisce” ha commentato sornione, mentre da Corso Galileo Ferraris hanno comunicato la volontà di “non partecipare ad aste”. Tevez verso il Milan dunque, ma la partita non è ancora finita. Perché i rossoneri, per chiudere l’operazione, hanno bisogno di vendere. Robinho anzitutto (ma il Santos offre solo 7 milioni, troppo poco per Via Turati), ma anche Boateng, il cui agente è sempre a caccia di potenziali acquirenti. Solo così il matrimonio potrà finalmente consumarsi, sempre che Marotta non riesca a sorprendere tutti con un colpo d’ala. Sono giorni difficili per il dg, che sente addosso tutta la pressione relativa all’acquisto del celeberrimo top player. Se lo aspetta il mondo Juve, da John Elkann ad Antonio Conte, da Andrea Agnelli a tutto il popolo bianconero. Tevez sarebbe perfetto, perché garantirebbe un rapporto età (29) – qualità (eccelsa) – prezzo (10-15 milioni) difficilmente replicabile, ma gli ultimi avvenimenti riducono le speranze di arrivarci. E allora tutto su Higuain e Jovetic, anche se le trattative non si preannunciano in discesa. Il Pipita è un pezzo pregiato della vetrina madridista, inoltre Perez preferirebbe girarlo al Napoli come acconto per Cavani. Servono 30 milioni, almeno in questa prima fase del mercato, un po’ come per Jo-Jo, sul quale da qualche giorno regna il silenzio. Serviranno tempo e pazienza per sciogliere le resistenze di Perez e Della Valle, proprio quello che manca ai tifosi della Juventus. L’unico modo di accelerare un po’ le operazioni sarebbe la cessione di un big, uno tipo Marchisio. “Finita la Confederations Cup parlerò con la Juve per capire se mi considera ancora un giocatore importante come sono stato finora” ha fatto sapere il Principino, lasciando intendere che gli scenari sono aperti.

Niente top player, almeno per ora, nell’orbita Inter. Il mercato nerazzurro è condizionato dal passivo di quasi 70 milioni registrato nell’ultimo bilancio, che costringe Branca e Ausilio a sondare più che a trattare. Le idee però ci sono, così come i contatti. Importante quello con il Cagliari per Nainggolan, giocatore che Mazzarri vorrebbe per rinforzare il centrocampo. Occhio alla Roma però, perché Sabatini non può più permettersi errori. Il belga piace a tutti, ora si tratta di accontentare le esose richieste di Cellino, che lo valuta 15 milioni di euro. Cifra importante, raggiungibile (per l’Inter) solo attraverso qualche cessione, anche dolorosa. Sarebbe il caso di Guarin, richiesto da Tottenham e Anzhi, ma anche di Handanovic, su cui prosegue il pressing del Barcellona. Mazzarri vorrebbe evitare, ma forse dovrà piegarsi alle leggi del mercato. Le stesse che potrebbero regalargli Mauricio Isla. La Juventus ha chiesto all’Udinese di rinnovare la comproprietà, Pozzo si è detto disponibile. A quel punto l’Inter avrebbe una corsia preferenziale proprio con i bianconeri (di Torino s’intende) per acquistare metà cartellino.

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