San Siro accende le luci. Sulla Juventus fresca d’impresa europea, ma anche, se non soprattutto, su uno dei Derby d’Italia più strani di sempre (ore 18). “Colpa” dei bianconeri, troppo veloci nel vincere lo scudetto e ancor più bravi a raggiungere la finale di Champions. Da lì lo spostamento della Coppa Italia a mercoledì prossimo, con conseguente azzeramento dell’interesse sulla partita odierna. “Tevez, Pirlo, Buffon, Evra e Vidal resteranno a Torino – ha ammesso Massimiliano Allegri in conferenza stampa. – Avrò la possibilità di farli rifiatare, anche perché mercoledì avremo la finale con la Lazio. Resta comunque un’Inter-Juventus, andremo a San Siro per fare una bella partita”. Decisamente diverso l’approccio dei nerazzurri, chiamati a vincere a ogni costo per inseguire l’Europa League.
Una Juve così distratta impone i tre punti, ora più che mai. Lo sa bene Roberto Mancini, che però non si fida fino in fondo dei bianconeri. “Sarà una gara delicata, difficile – ha spiegato dalla sala stampa di Appiano Gentile. – Loro giocano sulle ali dell’entusiasmo, non sono mica arrivati a caso in finale di Champions. Faccio tanti complimenti per il traguardo raggiunto ma ripeto, non sarà una partita semplice: per noi è l’ultima spiaggia, abbiamo perso troppi punti”. Al netto della pretattica è lecito attendersi un’Inter molto più agguerrita, d’altronde, così non fosse, ci sarebbe davvero da preoccuparsi. La Juventus di Madrid, infatti, resterà quasi interamente a guardare: a parte Marchisio e Morata, squalificati in Coppa Italia e dunque a disposizione, gli altri riposeranno.
In porta giocherà Storari, in difesa Lichtsteiner, Barzagli, Ogbonna e Padoin, a centrocampo Romulo, Marchisio e Sturaro, Pereyra sulla trequarti alle spalle di Morata e Llorente. Decisamente meno sperimentale l’Inter, che pure dovrà rinunciare a due giocatori importanti come Hernanes e Guarin. Il brasiliano è squalificato, il colombiano infortunato (stagione finita): due belle tegole per Mancini, costretto a sostituire due degli uomini più in forma. Il 4-3-1-2 nerazzurro vedrà così Handanovic in porta, D’Ambrosio, Ranocchia, Vidic e Juan Jesus in difesa, Brozovic, Medel e Kovacic a centrocampo, Shaqiri sulla trequarti e la coppia Icardi-Palacio in attacco.
Vincere le ultime tre partite, conquistare l’Europa e tuffarsi definitivamente sulla prossima stagione: eccolo qui il piano di Mancini, già proiettato sul mercato estivo. “Il presidente vuole un’Inter vincente e quindi rinforzerà la squadra – ha confermato. – E’ chiaro che qualcuno bisognerà cederlo, se non altro per una questione numerica. Handanovic e Kovacic? Per Samir è una situazione particolare, è all’ultimo anno di contratto e vuole giocare la Champions, Mateo invece ha ancora enormi margini di miglioramento, puntiamo su di lui”. Anche in questo, comunque, la Juventus è molto più avanti. Marotta ha già chiuso l’acquisto di Dybala dal Palermo (28 milioni più bonus) ed è vicino anche a Cavani, in uscita dal Psg. Ieri poi, assieme ad Agnelli e Allegri, ha incassato i complimenti di Antonio Conte, piuttosto graditi viste le premesse d’inizio stagione.
“Nessuno si aspettava di arrivare in finale – ha replicato l’allenatore bianconero. – L’abbiamo conquistata con merito, aumentando autostima e consapevolezza nei nostri mezzi”. Nessuna rivincita pubblica, solo vittorie sul campo. Quelle che poi, in fondo, interessano di più al popolo juventino.