La prima volta è sempre un’incognita, ed è per questo che riesce a suscitare curiosità e paura nello stesso tempo. Il discorso vale anche per questo derby di Torino, che accavalla circostanze del tutto inedite. Domenica allo stadio Olimpico (il vecchio Comunale, anche la location evoca romanticismo) Toro e Juve si giocano le rispettive stagioni. Con un successo i granata potrebbero raggiungere la salvezza, i bianconeri lo scudetto. I traguardi sono legati anche ai risultati dei rispettivi rivali, soprattutto per ciò che concerne la Vecchia Signora, il cui titolo dipende dal Napoli, impegnato oggi sul campo del Pescara. Se gli azzurri dovessero strappare i tre punti, la festa sarebbe rimandata, indipendentemente dal risultato del derby. E’ ciò che sperano i vertici di Prefettura e Lega Calcio (ma nessuno lo ammetterà mai pubblicamente), terrorizzati dalle controindicazioni di ordine pubblico che potrebbe avere uno scudetto bianconero nello stadio granata. I tifosi però non la pensano così: gli juventini (soprattutto quelli di Torino) raggiungerebbero il paradiso dei sensi nel festeggiare il titolo davanti ai cugini più sfortunati. Che, dal canto loro, vedrebbero materializzarsi uno dei più grandi incubi di sempre, a patto che la festa non venga rovinata. Allora sì che il pomeriggio del Toro diventerebbe memorabile, di quelli da ricordare nei libri di storia (del calcio). Discorsi che un po’ lasciano il tempo che trovano (se non vincerà domani la Juve rimanderà soltanto la festa, e anche la salvezza dei granata sembra ormai cosa fatta), ma d’altronde i derby sono partite a sé, e non è un luogo comune.
Nei bar della città non si parla d’altro, e il duplice rischio (vincere dunque godere, oppure perdere e sprofondare nella vergogna) attanaglia le due sponde del Po. Vedere la prevendita per credere: si va verso il tutto esaurito (restano solo poche centinaia di biglietti), con il Torino che potrebbe festeggiare il record di presenze (e d’incasso) all’Olimpico. Nei giorni scorsi si era sparsa la voce che fossero soprattutto gli juventini a comprare i biglietti, ma da casa Toro fanno sapere (con un pizzico d’orgoglio) che l’80% dello stadio sarà granata. Un calore fondamentale per tentare quella che sarebbe a tutti gli effetti un’impresa. La capolista è senza dubbio la squadra più forte del campionato, vive un momento di forma straordinario (siamo a 6 vittorie consecutive), inoltre non sembra temere più di tanto l’effetto derby. D’altronde i numeri parlano chiaro: il Toro non vince una stracittadina dal ormai lontano 9 aprile 1995 (1-2 in casa Juve, doppietta di Rizzitelli). Da allora, complice anche la serie B, le squadre si sono incontrate 13 volte, con ben 9 vittorie bianconere e 4 pareggi. La Juventus poi viene da 3 successi consecutivi, l’ultimo allo Stadium nel dicembre scorso, un secco 3-0 che non ammise repliche. Il leggendario “cuore Toro” (quello del 3-2 in rimonta del marzo 1983, ma anche del 3-3 del 2001, con tanto di rigore sbagliato da Salas al 90°) sembra essersi smarrito. Riuscirà a ritrovarsi proprio nel derby dei verdetti?