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DERBY DELLA MOLE – Il pronostico dice Juve ma il derby è il derby e il Toro sogna l’impresa

Sulla carta non c’è partita ma il derby è imprevedibile e il Torino si affida al cuore granata per ribaltare i pronostici avversi – E’ da 19 anni che l Toro non vince la stracittadina – Ma la Juve, rinfrancata dalla vittoria in Champions, vuole consolidare il primato in classifica con un occhio a Roma-Inter – Agnelli-Cairo: è già derby.

DERBY DELLA MOLE – Il pronostico dice Juve ma il derby è il derby e il Toro sogna l’impresa

E dopo il Duomo, si accende anche la Mole. Archiviato il derby di Milano il campionato ci offre quello di Torino, molto diverso ma comunque sentito e ricco di fascino. Ogni stracittadina ha le sue particolarità, ci mancherebbe, quella tra Juventus e Torino però è indubbiamente unica. Nessuna città italiana infatti ha due squadre così differenti tra loro, sotto tutti i punti di vista. Partiamo dalla classifica che, come ormai da quasi 40 anni, vedrà i bianconeri davanti ai granata. Questa volta i punti di distacco sono 19, le posizioni tra una (1°) e l’altra (15°) sono ben 14 e, a guardar bene, in passato la forbice è stata ancora più ampia. 

La Juve viene da tre vittorie consecutive (5 se si prende in considerazione anche la Champions League), il Toro da due sconfitte (l’ultimo successo risale al 29 ottobre, 1-0 sul Parma), appena mitigate dal pareggio di Europa League. Numeri già schiaccianti, che diventano addirittura impietosi pensando allo Juventus Stadium, teatro del derby numero 230 (il 165° in Serie A): nessuno riesce a portare via punti dall’11 maggio 2013 (1-1 col Cagliari), da allora 23 vittorie consecutive, record assoluto per il calcio italiano. 

Riuscirà il Torino a infrangere il tabù? La logica direbbe di no, i precedenti tra le squadre nemmeno. “Loro giocano per vincere ma da oltre 15 anni non ci riescono e neppure segnano” la puntura di Andrea Agnelli, a cui Urbano Cairo non ha potuto che opporre un “di recente non abbiamo avuto soddisfazioni, ma le cose cambieranno”. In realtà il presidente bianconero è stato fin troppo buono: l’ultima vittoria del Toro risale addirittura a 19 anni fa. Quel 9 aprile del 1995 una doppietta di Rizzitelli fece godere il popolo granata, da allora però sono arrivate 12 vittorie bianconere e 4 pareggi. 

Anche per l’ultimo gol incassato dalla Signora servono gli almanacchi: 24 febbraio 2002, Cauet nel 2-2 finale (poi pareggiò Maresca con tanto di “corna” provocatorie). Insomma, sembrerebbe proprio non esserci match tra Juventus e Torino, se non fosse per la cosiddetta “aria da derby”. Sì, perché una stracittadina racchiude in sé tutta una serie di cose che vanno al di là dei valori tecnici. Non a caso il popolo del Toro si aggrappa al celeberrimo “cuore granata”, che un tempo riusciva spesso a colmare le differenze con lo strapotere bianconero. 

Indimenticabile il 3-2 del 27 marzo 1983, quando Dossena, Bonesso e Torrisi ribaltarono, in 4 minuti (!) un derby che sembrava già vinto dalla Signora. Si difende bene anche il 3-3 del 14 ottobre 2001: la Juve, in vantaggio 3-0 a fine primo tempo, fu raggiunta dai gol di Lucarelli, Ferrante e Maspero, lo stesso che poi, a tempo praticamente scaduto, propiziò l’errore dal dischetto di Salas scavando una buca galeotta. Soddisfazioni che mancano da anni al Toro, ormai assoggettato alla legge della Juventus. Che regnerà sovrana anche questa volta o sarà tempo di rivoluzione? Al derby della Mole l’ardua risposta…

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