Vince ancora la Lazio. Dopo la vittoria nel derby di andata di Coppa Italia che ha negato ai cugini la finale dell’Olimpico contro la Juventus, i biancocelesti si ripetono anche in campionato, dove non vincevano contro la Roma da cinque anni. Gli uomini di Inzaghi, che con questi tre punti si avvicinano ulteriormente all’Europa, hanno scelto il momento migliore per tornare a dominare la stracittadina: il trionfo suggella una stagione oltre le aspettative e soprattutto mette nei guai la Roma, che in un colpo solo non solo dice definitivamente addio allo scudetto ma ora vede anche il suo secondo posto sempre più precario, insidiato dal Napoli.
Gli uomini di Spalletti sembrano essere arrivati a questo ultimo scorcio di stagione a corto di fiato, ed è questo che più preoccupa in chiave secondo posto, che vale la qualificazione diretta alla prossima fase a gironi della Champions League: la partita di oggi ha mostrato una Roma a pezzi fisicamente e mentalmente, dominata in lungo e in largo dalla Lazio (3-1 il risultato finale) e rimessa momentaneamente in partita solo da un grossolano errore dell’arbitro Orsato, che sul punteggio di 1-0 ha letteralmente regalato un rigore su un non contatto ai danni di Strootman.
La Lazio fa dunque una grandissima partita, pur orfana di Immobile e nel primo tempo di Felipe Anderson: il brasiliano comunque subentra nella ripresa e dà un contributo importante alla causa. I gol sono siglati da un eccellente Keita, che mette a segno una doppietta, De Rossi su rigore (regalato, come detto) e Basta per il momentaneo 2-1, all’inizio del secondo tempo.