Jacques Delors, grande vecchio dell’Europa (è stato presidente della Commissione europea dal 1985 al 1995 ed è considerato uno dei fondatori dell’Unione), boccia senza mezzi termini l’asse Merkel-Sarkozy, così come emerge dall’incontro dello scorso martedì all’Eliseo. In un’intervista rilasciata al quotidiano svizzero Le Temps, Delors critica l’inconcludenza franco-tedesca (con il no, tra gli altri, al potenziamento del fondo “salva Stati” e agli “eurobond”), rispetto a quello che non esita a definire “un baratro”.
“Occorre aprire gli occhi”, afferma. “L’euro e l’Europa sono sull’orlo del baratro. Per non caderci dentro la scelta è semplice: o gli Stati membri accettano la cooperazione economica rafforzata di cui mi sono sempre fatto paladino, o conferiscono poteri supplementari all’Unione. La seconda opzione è stata rifiutata da una maggioranza dei 27, sul piatto resta la prima”.