Quanto costa comprare casa in Europa? Quale è la nazione più economica? E quella più cara?
A queste domande risponde la seconda edizione dello studio Deloitte “Property Index” che si propone di analizzare quali sono i fattori che influenzano lo sviluppo del mercato immobiliare comparando i prezzi delle abitazioni residenziali di alcuni paesi e città europee.
I prezzi nelle nazioni selezionate, specifica Deloitte, e nelle loro maggiori città differiscono significativamente come conseguenza di uno sviluppo storico e di vari fattori che interessano il volume della domanda e dell’offerta (intensificazione dello sviluppo residenziale, l’essere titolare o meno di case e le dimensioni standard dell’abitazione).
In questa edizione dello studio è stata inoltre inclusa la Russia con lo scopo confrontarne i risultati con le nazioni dell’occidente europeo e dell’Europa Centrale.
Rispetto allo scorso anno il maggior aumento di prezzo si è registrato in UK (+13,5%) ed in Russia (+11,1%), seguite dalla Germania con un +9.1%; aumenti moderati riguardano invece l’Austria (+4,8%), il Belgio (+3,1%) e la Francia (+2,5%). Raddoppia nel 2012 il calo dei prezzi degli immobili in Italia (-3,6% dal -1,8% del 2011). Sempre male la Spagna (-6,2%), la Polonia (-1,8%) e l’Olanda (-6,9%).
A livello di città, la più cara è Londra dove un appartamento in centro costa 10mila euro al metro quadro, mentre a Varsavia ne bastano meno di 1700. La crescita piu’ alta dei prezzi e’ stata registrata a Berlino (+13%), mentre la City segue con un +12% e Mosca con +11%. Varsavia e Amsterdam hanno mostrato la piu’ grande perdita del poter d’acquisto anno su anno, rispettivamente dell’8% e 7%. In Italia, Milano e Roma pur confermandosi le città più care con una media di 4mila euro al metro quadro, rientrano nella media europea. A Parigi i prezzi si spingono fino a 8.300 euro (+200% rispetto alla media francese), a Monaco, la città più cara della Germania, a 5000.
Lo studio considera inoltre i salari lordi mensili percepiti nelle varie nazioni selezionate per capire se è possibile o meno per gli abitanti permettersi una casa; in particolare, vengono valutati quanti anni sono necessari per comprare un’abitazione standard (70 metri quadri). I risultati vanno da 2,2 anni in Danimarca a 10,1 anni in Russia. L’Italia si trova nel gruppo con Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria con un numero di anni necessario compreso tra 6,9 e 7,7.
Riguardo infine al mercato dei mutui, il più basso livello di indebitamento, dopo i paesi dell’Europea dell’Est, e’ quello di Italia e Austria, dove il volume dei mutui e’ pari al 23% e al 28% del Pil. Valore che balza rispettivamente al 42% e al 45% in Francia e Germania.
Allegati: Studio Deloitte su mercato immobiliare europeo