Dall’altra parte del mondo c’erano già stati Vieri padre e figlio, Ciccio Graziani, Angelo Colombo, Nicola Berti, Benny Carbone. Giocatori più o meno noti, ma tutti con poche e irrilevanti apparizioni di inizio o fine carriera. Il vero ambasciatore del calcio sarà invece lui, Alessandro Del Piero, 37 anni di cui 19 passati nella Juventus, del quale è stato e sarà per sempre la bandiera, il simbolo, il campione per eccellenza.
Adesso è ufficiale: Del Piero, 513 presenze e 208 gol in maglia bianconera, ha firmato per il Sydney F.C., squadra australiana fondata appena nel 2004, quando Alex aveva già vinto tutto in Europa e nel mondo. Il leggendario capitano va dunque in Australia: ci resterà, se il contratto sarà rispettato in tutta la sua durata, per due anni, con un ingaggio di 1,6 milioni di euro netti a stagione.
Stagione che sta quasi per iniziare: l’A-League scatta il 5 ottobre e sfruttando l’immagine il talento di Del Piero lancia la sfida (improba, a dire il vero) all’inarrivabile rugby. Nella città che ha ospitato i Giochi Olimpici nel 2000 c’è infatti una folta colonia italiana (circa 50mila persone), pronta a riempire lo stadio per vedere il pupillo in arrivo dagli antipodi del globo terrestre.
“E’ un giorno speciale per me – sono le prime parole del Del Piero “australe”, in una conferenza stampa per l’ultima volta a Torino, prima di prendere il volo per l’Australia -. Sono felice di annunciare che ho firmato l’accordo con il Sydney: per i prossimi due anni sarò australiano. Affronterò un’avventura splendida, strepitosa e indubbiamente forte, ma devo ammettere che alla fine di questo lungo viaggio non poteva esserci posto migliore. Quello che è accaduto ha un senso e sono felice di poter cominciare quest’avventura”.
Del Piero ha poi ringraziato, senza citarle, le altre squadre che lo avevano fortemente voluto all’indomani del suo addio alla Juve e ancora fino a pochi giorni fa. Si trattava anche di squadre di primo livello europeo, come Liverpool e Arsenal, oppure gli svizzeri del Sion, dove è andato a chiudere la carriera l’amico Gattuso e che per un attimo sembravano vicinissimi anche all’ex numero 10 bianconero. Ma Del Piero aveva già in mente una nuova avventura. Una nuova missione. “Andrò in un paese che tutti mi descrivono fantastico, in una città che tutti mi dicono bellissima. Ho voglia di confrontarmi con un paese che è all’avanguardia dal punto di vista sportivo, e cercherò di fare in modo che il calcio australiano possa evolversi anche grazie ai miei consigli. Spero che gli australiani e i tanti italiani che ci sono lì possano divertirsi e che il calcio possa diventare uno sport nazionale di primo livello. Il progetto richiede una stretta collaborazione tra me, il Sydney e l’A-League: di conseguenza sono orgoglioso, perché non è un progetto di una squadra e una città, ma è una collaborazione globale di tutta la nazione. E’ un onore essere chiamato a fare questo”.
Del Piero ha poi spiegato che la scelta è stata fatta anche in funzione della famiglia, che lo seguirà in questa esperienza: “La mia famiglia mi seguirà. Tra un mese comincia il campionato, esattamente il 5 ottobre. Penso di poter essere a disposizione per quella data. In quest’avventura mi seguirà Giovanni Buonocore che è il mio preparatore e insieme a lui mi sono allenato un mese e mezzo. Dovrò conoscere i miei compagni nuovi, dovrò allenarmi come giocatore di una nuova squadra, cosa che non accade da tantissimo tempo”.
Infine, l’inevitabile pensiero alla Juventus: “A Torino rimarrà tutto quello che c’è oggi. Il mio ufficio, la mia casa, il nostro negozio. Resterà tutto invariato, ma non mi vedrete per strada da queste parti. La location della conferenza? Quello che ha rappresentato l’Avvocato Agnelli è unico e resterà sempre nel tempo. La scelta è dettata dalla casualità e la cosa bella è questa: che alla fine ci si ritrova qui. Resterà sempre l’affetto nel mondo juventino. Non è terminato nemmeno quel giorno in cui ho capito che non avrei più giocato nella Juve. La maglia numero 10? Ringrazio tutti quelli che hanno voluto comprarla. Non nego che un sorriso mi è scappato quando ho letto che è stata la più venduta. Ma ora avrò un’altra maglia e spero che avrà le stesse emozioni da altri punti di vista. Il 10 alla Juve? Non so perché nessuno l’ha scelta o perché la società non l’ha data a nessuno”.
Parole di affetto, immediatamente ricambiate dalla Juventus, che su Twitter ha dato l’in bocca al lupo alla sua intramontabile bandiera: “In bocca al lupo ad Ale Del Piero per la sua nuova avventura al Sydney”.