Il pareggio di bilancio strutturale slitterà ancora una volta. Secondo quanto risulta all’agenzia Radiocor, il quadro programmatico contenuto nel Documento di economia e finanza che questa sera sarà approvato dal Consiglio dei ministri non prevede un saldo strutturale (corretto per il ciclo) a zero nel 2015, come fin qui previsto, ma solo nel 2016.
Il deficit strutturale era previsto allo 0,3% del Pil quest’anno, con una correzione già ritenuta da Bruxelles insufficiente e inferiore a quanto richiesto (intorno a 0,1-0,2 punti). Il rapporto deficit/Pil nominale sarà rivisto al 2,6% dal 2,5% per il 2014 e all’1,8% nel 2015.
Peggiora anche il rapporto debito-Pil, almeno per quest’anno, a causa del pagamento dei debiti della Pa (altri 20 miliardi da ottobre), anche se su questo punto sarà necessario il via libera del Parlamento.
Infine, anche per la crescita del Pil 2014 è in arrivo una revisione al ribasso: l’1,1% stimato l’anno scorso dal governo Letta sarà limato fino allo 0,8%, un dato superiore sia al +0,7% atteso da Bruxelles e dai principali istituti di statistica (compreso l’Istat), sia al +0,6% indicato dal Fondo monetario internazionale nelle previsioni pubblicate oggi.