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Decreto sviluppo, la maggioranza non riesce ad avere i “numeri”

Maggioranza in difficoltà alla Camera sul decreto sviluppo, all’esame delle commissioni Finanze e Bilancio riunite in seduta comune. E’ finita in parità, 43-43, la votazione sul primo emendamento al primo articolo, quello sul credito di imposta per le imprese che investono nella ricerca. L’emendamento (presentato dall’Idv e che intendeva sostituire l’intero primo articolo) è stato bocciato, ma di questo passo, con questa situazione di stallo, ogni emendamento – e quindi anche quelli della maggioranza- avrebbe corso il rischio di essere bocciato. E dunque i lavori delle commissioni sono stati sospesi, riprenderanno alle 18: subito dopo l’esito del voto si è riunito l’ufficio di presidenza proprio per decidere come proseguire, di fronte al rischio per la maggioranza e il governo di inciampare in altri emendamenti che non riescano ad avere il quorum o peggio siano addirittura bocciati. Si dovrebbe riprendere alle 18, con l’obiettivo di “chiudere” entro le 20. Tra le ipotesi quella di concordare un testo sul quale esprimere un unico voto rinviando all’aula tutti gli emendamenti. Il provvedimento dovrebbe approdare in aula domani, alle 15, per la discussione generale, e a questo punto l’ipotesi che il governo ponga la questione di fiducia si fa più concreta. “La maggioranza sta dimostrando di non essere in grado di andare avanti- rileva il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Pier Paolo Baretta- La fiducia? A questo punto penso di sì’, alla luce di come sta andando la discussione nelle commissioni”.

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