Sempre più concreta l’ipotesi che il governo ponga la questione di fiducia sul decreto sviluppo. Se così fosse, sarebbe la 27esima volta per il Governo in questa legislatura.
Già il 31 maggio su Firstonline avevamo anticipato il probabile orientamento dell’esecutivo, alla luce della ristrettezza dei tempi necessari per l’esame del provvedimento.
Il decreto, ora al vaglio delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, dovrebbe approdare in aula mercoledì prossimo. Nonostante nel corso della discussione di queste ore il Governo abbia mostrato disponibilità e apertura, la mole degli emendamenti è imponente (ne sono stati presentati oltre 1500, e a poco è servita la mannaia della bocciatura per inammissibilità) e va lasciato al Senato il tempo necessario per la seconda lettura.
Il termine per la conversione in legge è però vicino (la scadenza è fissata per il 12 luglio). Ecco allora l’ipotesi di porre la fiducia alla Camera, proprio per accelerare i tempi e lasciare lo spazio adeguato anche a Palazzo Madama.