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Decreto Semplificazioni: dalle trivelle agli Ncc, tutte le novità

Ma il Quirinale chiede di rivedere il provvedimento, diventato troppo eterogeneo – Strada facendo si sono aggiunte infatti ben 61 pagine di emendamenti sui temi più disparati: dalla rottamazione delle cartelle alla Web Tax, dal concorso per gli agenti di Polizia agli ulivi con la xylella e non solo

Decreto Semplificazioni: dalle trivelle agli Ncc, tutte le novità

Trivelle, autostrade, Ncc, ulivi malati e perfino divise per poliziotti, ma anche Web Tax e rottamazione ter. C’è di tutto nel decreto Semplificazioni che fra lunedì e martedì arriverà in Aula al Senato. Il provvedimento era stato varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 15 dicembre nell’indifferenza generale, sia perché all’epoca l’attenzione era catalizzata dalla trattativa con Bruxelles sulla legge di Bilancio, sia perché, in origine, il testo conteneva appena 10 articoli. Poi però qualcosa è cambiato.

Dall’inizio del 2019, il decreto semplificazioni si è trasformato in una sorta di milleproroghe d’inizio anno: un calderone in cui la maggioranza ha infilato tutto ciò che non era riuscita a inserire in manovra o che potrebbe tornarle utile in vista dei prossimi appuntamenti elettorali (le europee di maggio, ma anche le regionali di febbraio in Abruzzo, Sardegna, Piemonte e Basilicata).

Risultato: sono state aggiunte 61 pagine di emendamenti e il provvedimento è arrivato a contare un centinaio di commi. La Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha già approvato il testo, che però deve ancora passare al vaglio della Camera. Considerando che la data di scadenza è il 12 febbraio, non è da escludere che a Montecitorio il Governo scelga la strada della fiducia.

Nel frattempo, però, è arrivato l’altolà del Quirinale. Secondo quanto riportato da alcune agenzie di stampa, la Presidenza della Repubblica avrebbe avanzato alcune perplessità sulla nuova forma assunta dal provvedimento, divenuto più che mai eterogeneo e quindi esposto a rischi di inammissibilità dal punto di vista costituzionale. Per scongiurare questo pericolo, il testo andrebbe asciugato oppure diviso in più provvedimenti.

Ma vediamo quali sono, al momento, le principali novità contenute nel decreto semplificazioni.

TRIVELLE

Il compromesso raggiunto fra Lega e Movimento 5 Stelle salva le concessioni già in essere, ma aumenta il costo delle royalty di 25 volte. Arriva anche una moratoria di 18 mesi per i nuovi piani di ricerca, che però potrà essere estesa a 24 mesi nel caso non venisse adottato un piano nazionale.

SOLDI A COMUNI

In arrivo 300 milioni per la sicurezza nelle scuole.

STOP ALLA STANGATA SUL VOLONTARIATO

Il decreto semplificazioni corregge la gaffe contenuta nella manovra con cui il Governo aveva di fatto raddoppiato l’Ires sulle organizzazioni no profit, riportandola dal 24 al 12%.

ROTTAMAZIONE TER

Si riapre la rottamazione per chi entro il 7 dicembre 2018 non ha pagato quanto dovuto per il 2018, purché versi le somme dovute in unica soluzione entro il 31 luglio 2019 oppure in 10 rate di pari importo con scadenze assai dilazionate nel tempo (31 luglio 2019, 30 novembre 2019, 28 febbraio 2020, 31 maggio 2020, 31 luglio 2020, 30 novembre 2021, 28 febbraio 2021, 31 maggio 2021, 31 luglio 2021 e 30 novembre 2021).

APPALTI PUBBLICI

I concessionari pubblici, tra cui le autostrade, ottengono un rinvio di un anno – e cioè al 31 dicembre 2019 – con una deroga al codice degli appalti, all’obbligo di mettere a gara il 60% dei lavori oltre 150 mila euro. Si tratta di una deroga rilevante al codice degli appalti.

Il governo inoltre ha appostato nel decreto una norma di deroga al codice appalti (articolo 80 comma 5, lettera c) che riguarda i criteri di qualificazione per la partecipazione alle gare. Sarà quella norma il “cavallo di Troia” che consentirà al governo di intervenire con un pacchetto di modifiche. Non a caso, infatti, il Senato aveva assegnato l’esame del decreto, che ha norme di aree di competenza molto varie, alla commissione Lavori pubblici. L’operazione riforma si dovrebbe saldare con le misure messe nella legge di bilancio che consentono di affidare lavori, servizi e forniture fino a 350mila euro senza gara. Altra norma duramente contestata dall’Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone

 

CONCESSIONI IDROELETTRICHE ALLE REGIONI

La Lega ottiene la possibilità di regionalizzare le concessioni idroelettriche. In particolare questa misura è la contropartita chiesta da Matteo Salvini per dare via libera alla stretta sulla ricerca di idrocarburi e all’aumento delle royalties sulle concessioni.

NCC

Sulle querelle relativa ai noleggi con conducenti (spalleggiati dai grillini uberisti e osteggiati dai leghisti filo-taxi) si è raggiunto finalmente un accordo: gli Ncc potranno operare all’interno della provincia senza tornare in rimessa. Il che probabilmente farà la loro fortuna, visto che molti ottengono la licenza in piccoli centri vicini a grandi capoluoghi.

CONCORSO PER AGENTI DI POLIZIA

Un emendamento cambia in corsa i requisiti per accedere al concorso da agente di polizia: nel bando si parlava di 30 anni di età minima e di licenza media, ora bastano 26 anni ma ci vuole la licenza superiore. Un cambiamento di rotta che, secondo Matteo Richetti (Pd), è “illegittimo e incostituzionale”.

Un altro emendamento stanzia due milioni di euro per acquistare nuove divise per la Polizia.

WEB TAX

Si introducono nuovi limiti alla web Tax appena varata con la legge di Bilancio. In particolare, un emendamento prevede che non saranno considerati servizi digitali (e di conseguenza saranno esclusi dall’ambito di applicazione della nuova imposta sulle transazioni digitali) gli interfaccia digitali il cui scopo principale è fornire contenuti digitali, servizi di comunicazione o servizi di pagamento. Resteranno fuori dal perimetro anche le attività e i servizi di investimento come il supporto al crowdfunding.

ULIVI CON XYLELLA

I proprietari di ulivi che non abbatteranno quelli infestati dalla xylella rischieranno il carcere.

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