Insieme al nuovo Dpcm sui lockdown soft e differenziati, il Governo si appresta a varare anche un altro decreto Ristori, il cui valore dovrebbe aggirarsi intorno al miliardo e mezzo di euro. Non una cifra astronomica, ma un primo sostegno soprattutto per le partite Iva e gli artigiani che, nelle zone rosse, non potranno più lavorare. La conferma è arrivata via social network da Laura Castelli, viceministro dell’Economia.
Rispetto al primo decreto Ristori – varato all’inizio della settimana scorsa per un valore di poco superiore ai 5 miliardi – il nuovo provvedimento dovrà prevedere un meccanismo di distribuzione dei fondi più laborioso. L’obiettivo principale è infatti potenziare gli aiuti per le tre Regioni che a breve si ritroveranno in Zona Rossa: Lombardia, Piemonte e Calabria.
In particolare, saranno aumentati gli stanziamenti per tutte le attività che passeranno dalla chiusura parziale a quella totale, come bar, ristoranti, pub, pasticcerie e gelaterie.
Altri fondi andranno alle attività che finora sono rimaste aperte, ma che, non rientrando fra i servizi essenziali, saranno costrette a chiudere una volta entrato in vigore il nuovo Dpcm.
Il decreto-bis dovrebbe comprendere anche le categorie rimaste fuori dal Ristori-uno, ossia coloro che incassarono gli aiuti stanziati ad aprile e a maggio con il decreto “Rilancio”, quando circa 12 categorie professionali ricevettero aiuti da 600 a mille euro.
Ci sarebbero poi altre categorie esclude dal primo decreto, come avvocati, commercialisti e agenti di commercio, ma anche colf e precari con collaborazioni inferiori ai 5.000 euro, già oggetto di proteste nei giorni scorsi.
“Non è semplice – ha ammesso lunedì l’altro viceministro dell’Economia, Antonio Misiani – Ma cercheremo di dare una mano a tutte le attività coinvolte: le misure varieranno a seconda delle categorie interessate e delle Regioni”.
Ma dominare una realtà così multiforme sarà davvero complicato, anche perché il tempo di ragionare non c’è. Il Governo punta infatti a varare il decreto Ristori-bis in contemporanea o subito dopo il nuovo Dpcm con le misure anti-contagio, che dovrebbe arrivare entro oggi.
In ogni caso, Palazzo Chigi ha già chiarito che i nuovi decreti non richiederanno ulteriori scostamenti di bilancio.