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Decreto Genova: ok della Ragioneria, Commissario in arrivo

FIRSTonline

A 44 giorni dalla tragedia è arrivata la bollinatura. La Ragioneria Generale dello Stato ha dato il via libera al decreto Genova, che contiene gli interventi per affrontare l’emergenza causata dal crollo del Ponte Morandi.

La garanzia pubblica per il Ponte di Genova sarà pari a 30 milioni l’anno per un totale di 12 anni. Tradotto: lo Stato metterà sul tavolo 360 milioni di euro per i lavori di ricostruzione, a valere sul Fondo nazionale infrastrutture, nel caso in cui Autostrade rifiutasse di pagarli. Lo rivela il Sole 24 Ore. Secondo l’Ansa, il Governo ha stanziato altri 20 milioni di risorse che verranno trasferite alla contabilità speciale intestata al Commissario delegato. “La contabilità speciale intestata al Commissario delegato per l’emergenza”, che in base all’ordinanza del 20 agosto disponeva di 33,5 milioni, “è integrata di 9 milioni di euro per l’anno 2018 e 11 milioni di euro per l’anno 2019”, continua l’agenzia di stampa citando il testo. Le risorse sono coperte con l’uso del Fondo per le emergenze nazionali.

Tornando alla bollinatura, il vicepremier Luigi Di Maio ha confermato: “Mi ha avvertito il presidente Conte che la bollinatura sul decreto Genova è arrivata”, ha detto il vicepremier pentastellato. Ora il provvedimento sarà trasmesso al Presidente della Repubblica per la promulgazione. A quel punto il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore.

Si è quindi risolta la disputa fra Palazzo Chigi e il Tesoro sulle coperture finanziarie del decreto, dal momento che la versione originaria del testo conteneva puntini di sospensione al posto dei numeri. Il ministero dell’Economia aveva giustificato il ritardo nella bollinatura sostenendo che la Ragioneria dello Stato stava lavorando per colmare quegli omissis, che però secondo la Presidenza del Consiglio non esistevano.

Il capo del Governo, Giuseppe Conte, aveva negato “presunte carenze” di coperture finanziarie sul decreto emergenze, precisando che gli interventi in conto capitale sono interamente finanziati, mentre quelli di parte corrente lo sono per il 2018 e “in parte” per gli anni successivi. Per quanto riguarda i soldi che ancora mancano all’appello, il Governo conta di stanziarli con la prossima legge di Bilancio, attesa in Parlamento entro il 20 ottobre.

Mercoledì, nel corso del question time alla Camera, il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Danilo Toninelli aveva fatto sapere che il decreto conterrà “la nomina di un Commissario straordinario. Questi avrà il compito di porre in essere ogni azione necessaria per affidare, in osservanza della direttiva UE n. 24/2014, i lavori necessari al ripristino del sistema viario colpito dal crollo di quel tratto dell’autostrada A10”.

Il ministro ha quindi sottolineato che “il Governo non interviene direttamente nella scelta del contraente, ma pone al Commissario precisi paletti normativi, quantomeno per evitare che la scelta determini indebiti vantaggi competitivi nel sistema delle concessioni autostradali”.

Poi però Toninelli ha chiarito che “la sorte delle concessioni autostradali dipende dalla procedura di contestazione dell’inadempimento avviata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e non trova alcuna regolazione nel decreto legge che sta per essere portato all’attenzione del Parlamento”.

Infine, ancora Di Maio ha fatto sapere che il decreto non conterrà solo misure per Genova: “Sarà molto più ampio, ci saranno anche norme per Ischia e per la cassa integrazione per cessazione”.

(Ultimo aggiornamento: ore 16.00 del 27 settembre). 

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