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Decreto fiscale: dal bonus Natale al concordato bis, ecco le novità dopo il via libera definitivo della Camera

Imagoeconomica

La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio, con 151 voti favorevoli, 111 contrari e 4 astenuti. Il provvedimento, arricchitosi di numerose misure durante l’iter parlamentare, è diventato un “omnibus” che affronta una vasta gamma di temi, dalle partite Iva al concordato fiscale, dal bonus Natale al payback farmaceutico.

L’iter del decreto è stato caratterizzato da un clima di tensione, anche all’interno della maggioranza. L’esame degli emendamenti, iniziato il 3 dicembre in Commissione Bilancio, ha visto la bocciatura di tutte le proposte dell’opposizione. Dopo il voto di fiducia di ieri, la Camera oggi ha approvato il testo, senza modifiche rispetto a quanto già deciso dal Senato.

Le misure principali del decreto

Concordato bis e partite Iva

Tra le disposizioni più attese figura il concordato preventivo bis, che riapre i termini per chi non ha aderito alla prima finestra. Sarà possibile regolarizzare la propria posizione fino al 12 dicembre alle stesse condizioni precedenti. Per le partite Iva individuali con ricavi o compensi inferiori a 170mila euro, è previsto il rinvio della seconda rata delle imposte sui redditi al 16 gennaio 2024, con possibilità di rateizzazione in cinque tranche mensili fino a maggio.

Bonus Natale ampliato

Il decreto estende la platea dei beneficiari del bonus Natale da 100 euro, includendo anche i lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico, comprese le famiglie monoparentali.

Riequilibrio del payback farmaceutico

Una delle novità più importanti riguarda il payback farmaceutico. Il nuovo criterio per la ripartizione delle quote spettanti alle Regioni tiene conto non solo della popolazione residente, ma anche degli sforamenti regionali rispetto ai tetti di spesa. La modifica mira a riequilibrare il contributo delle aziende farmaceutiche.

Risorse per infrastrutture, digitalizzazione e emergenze

Il decreto stanzia fondi per numerosi settori:

  • 4 milioni di euro per Roma Capitale in vista del Giubileo
  • 343 milioni per Autostrade dello Stato
  • Finanziamenti per affrontare l’emergenza del granchio blu
  • Risorse per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

Inoltre, gli enti locali potranno continuare a utilizzare i fondi emergenziali del Covid-19 per ridurre le liste d’attesa nei servizi pubblici.

3 milioni in più ai partiti

Nonostante lo stop del Quirinale alla riforma del finanziamento alla politica, il decreto fiscale aumenta per il 2024 di 3 milioni di euro il tetto delle risorse destinate ai partiti tramite il due per mille dell’Irpef, portandolo a 28,1 milioni. La modifica, proposta dall’opposizione, è stata approvata nella sua versione originale.

Credito d’imposta e altre novità

Per incentivare la transizione digitale e tecnologica, il decreto prevede 4,7 miliardi di euro destinati al credito d’imposta Transizione 4.0. Inoltre, vengono stanziati 20 milioni di euro per gli straordinari delle forze armate e rifinanziato l’Ape Sociale per il 2024.

Canone Rai a 90 euro

Il canone Rai resta a 90 euro, come previsto dalla nuova Legge di Bilancio, dopo la bocciatura dell’emendamento della Lega che proponeva di mantenerlo a 70 euro.

Ora si pensa alla Manovra

Con il decreto fiscale ormai approvato, il confronto tra le forze politiche si sposta ora sulla legge di Bilancio. Rimangono diversi nodi da sciogliere, tra cui le misure fiscali e le priorità di spesa, che potrebbero riaccendere le tensioni già emerse durante l’approvazione di questo provvedimento.

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Categories: Politica