Salva Roma e Salva Comuni, ma non solo. Anche tante misure fiscali (Ires, Imu, Inail, ecobonus, rottamazione cartelle), a tutela di banche in difficoltà (Carige e Pop Bari), di fornitori in pericolo (Mercatone Uno) o di media storici in crisi nera (Radio Radicale). Il decreto Crescita – su cui la Camera ha dato il via libera alla fiducia chiesta dal Governo e che ora passa all’esame del Senato – è un minestrone in cui il Parlamento ha infilato davvero di tutto, una sorta di riedizione estiva del classico Milleproroghe di fine anno. Solo che questa versione è stata condita da scontri, incomprensioni e attacchi incrociati nella maggioranza, arrivata a spaccarsi soprattutto su due emendamenti: quello sul trasferimento della gestione del Fondo sviluppo e coesione dal ministero del Sud alle Regioni, poi stralciato, e quello sull’Ilva, oggetto di un compromesso fra M5S e Lega che rischia di rivelarsi insufficiente.
Alla fine il decreto è stato blindato con la fiducia. Dopo il via libera definitivo a Montecitorio, il testo passerà al Senato, dove la maggioranza ha già annunciato l’intenzione di reiterare la fiducia per fare in fretta. Ormai il tempo stringe: la conversione in legge deve arrivare prima del 29 giugno, pena la decadenza del provvedimento.
Ecco, in sintesi, le misure principali contenute nel decreto Crescita.
SALVA ROMA E SALVA COMUNI
Parte del debito del Comune di Roma passerà a carico dello Stato, ma i risparmi ottenuti dalla Capitale con la rinegoziazione dei mutui saranno utilizzati per i Comuni capoluogo in dissesto.
Per far fronte ai debiti romani che passano allo Stato viene istituito un fondo con una dotazione di 74,83 milioni all’anno per ciascuno degli anni dal 2020 al 2048.
Arriva anche un fondo ad hoc “per il concorso al pagamento del debito dei Comuni capoluogo delle città metropolitane” alimentato con i minori esborsi derivanti dalle operazioni di rinegoziazione dei mutui in essere con istituti di credito di competenza della gestione commissariale.
Previste norme ad hoc per Alessandria, Catania e i Comuni della provincia di Campobasso.
TAGLIO IRES
Una delle novità fiscali più importanti fra quelle contenute nel decreto Crescita riguarda l’Ires, cioè l’imposta sul reddito delle società. Un emendamento al testo prevede che, a partire dal 2023, l’aliquota scenderà dal 20,5 al 20% sugli utili di esercizio accantonati a riserve diverse da quelle di utili non disponibili, nei limiti dell’incremento di patrimonio netto. Restano escluse le banche. Le risorse per coprire la misura arriveranno dal Fondo per quota 100 previsto in manovra.
TAGLIO INAIL
Il taglio di 600 milioni alle tariffe Inail, già previsto fino al 2021, diventa strutturale dal 2023. È prevista un’interruzione nel 2022, anno durante il quale non saranno in vigore sconti.
IMU SUI CAPANNONI
Dal 2023 la deducibilità dell’Imu sale al 100% sugli immobili strumentali, come i capannoni industriali. Fino ad allora, il bonus salirà progressivamente: al 50% quest’anno, al 60% il prossimo e nel 2021 e al 70% nel 2022.
ROTTAMAZIONE CARTELLE E CONDONO
Vengono riaperti i termini per la rottamazione-ter delle cartelle esattoriali e il saldo e stralcio, ovvero il condono previsto dall’ultima manovra. I contribuenti che non sono riusciti a fare domanda per la rottamazione entro il 30 aprile avranno tempo fino al 31 luglio. Il pagamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 30 novembre o in massimo di 17 rate, la prima delle quali (pari al 20% dell’importo complessivo dovuto) in scadenza sempre il 30 novembre.
ISA
Prorogati al 30 settembre 2019 i versamenti legati agli Isa, i nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale.
SCONTRINI: STOP ALLA CARTA
Basta scontrini di carta: anche i negozi più piccoli, che finora avevano beneficiato di una deroga, dovranno trasmettere gli scontrini in via telematica all’Agenzia delle Entrate. Chi non ha copertura internet potrà inviare i dati al Fisco entro 12 giorni dall’emissione, ma i dati dovranno comunque essere memorizzati ogni giorno.
ECOBONUS MOTO E MICROCAR ELETTRICHE
Chi nel 2019 acquista un veicolo elettrico che sia un motorino, una moto o una microcar (senza limiti di kilowatt) e allo stesso tempo rottama un veicolo euro 0, 1, 2 o 3, ottiene un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 3mila euro. Il bonus vale solo se si rottama un motorino, una moto, un triciclo o una microcar e non un’auto. Il veicolo rottamato può essere anche intestato a un familiare convivente. Possibile rottamare anche i vecchi motorini, immatricolati prima del 2006, privi di classe di inquinamento.
SCIVOLO AZIENDALE: VIA 5 ANNI PRIMA
I ”lavoratori che si trovino a non più di 60 mesi dal conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia, che abbiano maturato il requisito minimo contributivo” potranno di lasciare il lavoro con 5 anni di anticipo. La misura rientra nel “contratto di solidarietà espansiva” e interessa le imprese con un organico superiore a 1.000 unità che intendono avviare processi di reindustrializzazione e riorganizzazione. La novità, in via sperimentale per gli anni 2019 e 2020, riguarda le aziende impegnate in ”una strutturale modifica dei processi aziendali finalizzati al progresso e allo sviluppo tecnologico delle attività”. Per rispondere all’esigenza di ”modificare le competenze professionali in organico” sarà possibile procedere all’assunzione di nuove professionalità e, allo stesso tempo, riconoscere un’indennità di prepensionamento ai lavoratori che avrebbero dovuto aspettare ancora 5 anni.
AFFITTI BREVI E TASSE DI SOGGIORNO
Per contrastare l’evasione della tassa di soggiorno, arriva una stretta sugli affitti brevi. Viene istituito il Codice identificativo unico nazionale per le strutture ricettive e l’Agenzia delle Entrate avrà accesso ai dati delle comunicazioni trasmessi dalle stesse strutture. Per i trasgressori sono previste multe da 500 a 5mila euro.
RISPARMIATORI TRUFFATI
In arrivo una corsia preferenziale per erogare più rapidamente ai risparmiatori truffati i rimborsi sotto i 50mila euro. Via libera anche alla proposta di modifica dei relatori che allarga la platea dei risparmiatori che avranno diritto agli indennizzi, escludendo dal computo del limite di reddito eventuali prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita. Escluse inoltre le polizze vita dal tetto del patrimonio mobiliare posseduto al 31 dicembre 2018.
CARIGE
Prorogate dal 30 giugno al 31 dicembre 2019 le garanzie del Tesoro sui bond di Banca Carige. Finora l’istituto ha emesso obbligazioni per due miliardi: il governo sposta ora a fine anno il termine entro il quale potrà essere concessa la garanzia dello Stato su nuovi titoli, nei limiti dell’ammontare ancora disponibile, pari a circa un miliardo.
POP BARI E AGGREGAZIONI BANCARIE AL SUD
Via emendamento è stata inserita nel decreto crescita anche una norma per salvare la Banca Popolare di Bari e favorire le aggregazioni bancarie nel Mezzogiorno. Sarà infatti permessa la trasformazione delle Dta (attività fiscali differite) in credito d’imposta alle imprese finanziarie e non finanziarie del Sud che sceglieranno di unirsi. Il credito di imposta non potrà superare i 500 milioni e sarà comunque necessario pagare un canone annuo determinato applicando l’aliquota dell’1,5% alla differenza tra le Dta e le imposte versate.
ILVA
Uno degli emendamenti più controversi è quello sull’Ilva, presentato dal M5S per recuperare parte del consenso perduto dopo la mancata chiusura dell’acciaieria pugliese. La proposta di modifica limita al 6 settembre 2019 l’immunità penale sull’attuazione del piano ambientale per proprietari e amministratori dell’Ilva e ha ovviamente suscitato l’ira di ArcelorMittal, arrivata a minacciare una retromarcia dell’investimento su Taranto. Alla fine, Lega e Movimento 5 Stelle hanno trovato un compromesso: l’addio all’immunità penale resta, ma sarà bilanciato da un ordine del giorno che impegnerà il Governo a intervenire in caso di problemi occupazionali all’Ilva. Una soluzione che in realtà non risolve nulla e viene condannata in coro da Confindustria e Cgil. Resta da capire quale sarà la reazione di ArcelorMittal.
FIERE
Arriva il credito d’imposta del 30% per le aziende che partecipano a fiere internazionali ma anche a quelle che si svolgono in Italia. L’accesso all’agevolazione per le imprese sarà possibile nella misura del 30% e fino a un massimo di 60 mila euro.
INPGI
Sospeso fino a fine anno il commissariamento dell’Inpgi, l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, che dalla conversione del decreto avrà 12 mesi per riformare il proprio regime previdenziale e 18 mesi per inviare un bilancio tecnico attuariale ai ministeri. Se non ci saranno miglioramenti, il governo interverrà con uno o più regolamenti.
MERCATONE UNO
Anche i fornitori di Mercatone Uno potranno accedere al Fondo per le vittime di mancati pagamenti. Tra i potenziali beneficiari vengono inseriti anche i professionisti, finora esclusi.
RADIO RADICALE
Infine, il decreto crescita prevede un finanziamento di 3 milioni per il 2019 per salvare Radio Radicale. Su questo emendamento la maggioranza si è spaccata: la Lega ha votato con le opposizioni per salvare la radio mentre i 5 stelle hanno votano contro.