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Decreto ambiente: sconto del 20% su bevande e detersivi sfusi

Tra le misure anche una nuova rottamazione per le auto e incentivi ecologici. Ma già fa discutere – Il provvedimento doveva arrivare in Consiglio dei ministri giovedì, ma poi è slittato

Decreto ambiente: sconto del 20% su bevande e detersivi sfusi

Uno sconto fiscale pari al 20% dei prezzi all’ingrosso – da utilizzare come credito d’imposta nel triennio 2020-2022, fino a un massimo di 10mila euro – per i supermercati e i negozi che venderanno prodotti alimentari, bevande o detersivi sfusi. L’obiettivo è ridurre la circolazione di contenitori usa e getta in plastica, latta, alluminio, vetro, cartone o legno. Il dubbio principale riguarda invece la conservazione dei prodotti alimentari: senza gli imballaggi si rovineranno prima? Di sicuro, alla fine dovrà uscirne alleggerito anche lo scontrino del consumatore, perché i negozianti saranno tenuti a trasferire lo sconto sui prezzi finali. Lo stesso bonus sarà garantito anche agli esercizi che effettueranno consegne a domicilio utilizzando biciclette o mezzi elettrici.

Nonostante gli scarsi fondi messi a disposizione dallo Stato – appena 10 milioni di euro – è questa la più innovativa fra le misure allo studio per il decreto Ambiente, il primo provvedimento di rilievo della nuova maggioranza Pd-M5S. Mercoledì è stata diffusa una bozza del testo predisposto dal ministro Costa, testo che doveva approdare oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri, anticipando le misure fiscali con impatto sull’ambiente della legge di Bilancio 2020, ma poi è slittato. Non si esclude tuttavia l’ipotesi di un rinvio di almeno una settimana per le perplessità emerse sia da parte del ministero dello Sviluppo sia per la questione delle coperture finanziarie.

Le novità in discussione sono diverse. Per quanto riguarda la lotta alle emissioni dannose, il Green New Deal annunciato da Conte nel discorso programmatico alla Camera propone tre pilastri.

  1. Sforbiciata lineare del 10% sui sussidi ambientali dannosi (Sad), quelli che favoriscono l’utilizzo di carburanti nocivi per l’ambiente nei settori dei trasporti e dell’agricoltura. I Sad pesano sul bilancio dello Stato per 16,1 miliardi di euro e il risparmio atteso per l’anno prossimo si aggira intorno al miliardo. Dopo questo primo taglio nel 2020, si punterebbe alla totale cancellazione dei Sad nell’arco di vent’anni.
  2. Credito d’imposta da duemila euro per chi, vivendo in una grande città, rottama un’auto di categoria Euro 6, 5 o 4. Il bonus si potrà usare in cinque anni per abbonamenti ai mezzi pubblici o per il car sharing, a nome del contribuente stesso o dei suoi familiari.
  3. Fondo da 10 milioni l’anno per incentivare l’utilizzo di scuolabus ecologici per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, comunali e statali, delle città più inquinate. Alle famiglie che sceglieranno gli scuolabus a basse emissioni sarà garantita una detrazione fiscale fino a 250 euro sulle spese sostenute.

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