La scadenza si avvicina, la tensione sale, le strategie si complicano. Questa sera alle 20 la Giunta per le elezioni e le immunità del Senato, chiamata a decidere sulla decadenza di Silvio Berlusconi, si riunirà per votare l’ammissibilità delle tre pregiudiziali presentate ieri da Andrea Augello (Pdl).
BRUNETTA: “SE IL PD VOTA CONTRO, ADDIO MAGGIORANZA…”
Dal partito dell’ex premier continuano a piovere ultimatum: l’ultimo in ordine di tempo arriva da Renato Brunetta: “Se il Pd assieme ai grillini decide già questa sera di votare contro le pregiudiziali del relatore Augello – dice il capogruppo pidiellino alla Camera –, fa decadere il governo Letta, molto semplicemente. Non fa decadere il senatore Berlusconi, perché rompe la maggioranza”. In ogni caso “questa è un’alleanza di convenienza in cui noi crediamo molto – continua Brunetta –. Io voglio che questa alleanza arrivi fino al 2018”.
VIOLANTE: “RICATTO INACCETTABILE”. ALFANO: “DANNEGGIATE L’ITALIA PUR DI ELIMINARE IL NEMICO”
Dal Partito democratico, tuttavia, non arriva alcun segnale d’apertura. Quello del Pdl “è una sorta di ricatto che qualunque forza politica che abbia un minimo di dignità non può accettare”, ha detto stamane il democratico Violante. Un’indisponibilità contro cui si scaglia Angelino Alfano: “Siamo esterrefatti – accusa il vicepremier –. Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese”, applicando “retroattivamente, in fretta e furia, una norma che ormai innumerevoli giuristi, personalità neutre e di sereno giudizio, ritengono pacificamente irretroattiva. Tutto ciò è davvero incredibile oltre che insopportabile”.
UE: “FIDUCIA NELLA RESPONSABILITA’ DEI PARTITI ITALIANI”
Il terremoto cui va incontro il governo italiano non manca di suscitare l’apprensione di Bruxelles: “Seguiamo l’evoluzione del dibattito politico in Italia – ha detto Olivier Bailly, portavoce della Commissione Europea – siamo fiduciosi nella democrazia italiana e nei partiti, che sapranno dar prova di responsabilità”.
BRUNETTA: “…C’E’ GIA’ L’ACCORDO PER NUOVA MAGGIORANZA PD-SEL E FUORIUSCITI GRILLINI”
Eppure non è detto che la caduta del primo governo Letta costringa il Paese a nuove elezioni. Anzi, secondo Brunetta la prospettiva di una nuova maggioranza senza Pdl è più di un’ipotesi: “Succederà certamente”, ha detto, sottolineando che i grillini disponibili ad accettare l’accordo “sono circa 20, si sanno già anche i nomi. Al Senato, quello che si prospetta è una maggioranza Pd, Sel, fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle”.
STASERA IN ARRIVO QUARTA PREGIUDIZIALE
Ma prima di arrivare alla soluzione estrema, il Pdl cercherà di allungare i tempi seguendo anche una nuova strada. Questa sera in Giunta senatore Lucio Malan presenterà infatti una quarta pregiudiziale riguardo la presunta “natura amministrativa” della decadenza. Si tratta di un punto centrale, perché il Pdl sostiene che la misura rientri nella sfera del penale (sarebbe “afflittiva” quanto il carcere) e per questa ragione la legge Severino non sarebbe applicabile al caso Berlusconi sulla base di un principio giuridico fondamentale, ovvero l’irretroattività delle norme penali (il reato è stato commesso dal cavaliere prima del varo della legge).