“Il piano bipartisan è una buona notizia, abbiamo fatto grandi passi in avanti”. Parole del presidente Obama, sull’iniziativa di 6 parlamentari “saggi”. A sorpresa ieri, nel pomeriggio di Washington, si è profilata un’ipotesi di accordo sul debito, promossa dal gruppo dei 6 volenterosi. Il ristretto club demo-repubblicano ha messo a punto un compromesso che sembra piacere: tagli mirati alla spesa sociale (compreso il Medicare) a fronte della cancellazione di esenzioni e incentivi fiscali. Un piano da 4 miliardi di dollari equamente
divisi.
Wall Street ha accolto con entusiasmo la nuova prospettiva di pax politica: il DowJones ha guadagnato 220 punti chiudendo a quota 12.607,56 (+1,63%); stesso aumento percentuale per lo Standard & Poor’s 500, mentre il Nasdaq è salito del 2,22% a 2.826,52 punti.
Un ottimismo non troppo scalfito dalle notizie dell’ultima ora, che danno comunque il polso di una situazione tesissima. Con un’estemporanea iniziativa dei Repubblicani alla Camera, è stato approvato un progetto di riduzione del deficit e del debito (234 voti a favore, 190 contrari). Vi si prevedono tagli per 111 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2011, con un limite alla spesa del 18% del Pil entro il 2021 e un emendamento alla Costituzione per l’aumento del tetto del debito. Un’iniziativa simbolica: il Senato, a maggioranza democratica, respingerà probabilmente il pacchetto e comunque, se venisse approvato, Obama opporrebbe il proprio veto.