Non è piaciuta al mercato la revisione al ribasso messa a segno da Industrie De Nora sulle aspettative di ricavi per i prossimi anni e il titolo si è mosso al ribasso registrando a metà mattina un tonfo di oltre l’8%.
La società, specializzata in elettrochimica, nelle tecnologie sostenibili e nell’industria dell’idrogeno verde, stamane ha reso noto sia i conti 2022 sia il suo piano strategico, mentre il Cda ha comunicato di voler proporre all’assemblea del 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 0,12 euro per azione.
Nel 2022 ebitda +50% e backlog ai massimi storici
Industrie De Nora ha comunicato di aver chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 38,5% a 852,8 milioni di euro con un ebitda adjusted cresciuto del 50% a 190,8 milioni e un utile netto di 89,7 milioni, in crescita del 34,9%. Inoltre, il backlog ha raggiunto quota 789,6 mln, segnando un record nella storia societaria (in crescita del 44,3% rispetto al 31 dicembre 2021).
Ricavi al 2025 rivisti al ribasso. Corretto al rialzo invece l’ebitda adjusted
Tutti dati positivi che però sono stati messi in ombra dal mercato, dai target al 2025 con la previsione sui ricavi ritoccata al ribasso a 1.350-1.500 milioni di euro, quando in precedenza la stima era di arrivare a 1.500-1.700 milioni di euro. Rivisti al rialzo, invece, la guidance per l’ebitda adjusted consolidato a 250-280 milioni di euro, da 230-270 milioni secondo la precedente stima, con un’incidenza sui ricavi compresa fra il 18% e il 20% (precedente previsione 15%-16%).
Il titolo perde oltre l’8%
Il titolo a Piazza Affari a metà seduta perde l’8,38% a 18,05 euro, con un minimo toccato a 17,93 euro, mettendo a segno la peggiore performance del listino milanese (-0,62% il Ftse All Share e -0,66% il Ftse Mib).
Per il 2023, i ricavi sono attesi a 900-950 milioni, in rialzo rispetto all’esercizio 2022, sostenuti dallo sviluppo della divisione Energy Transition, attesa contribuire per 130-150 milioni, con una marginalità sui ricavi pari circa al 10% L’ebitda adj consolidato è stimato pari a 175-185 milioni, con una marginalità sui ricavi inferiore rispetto al 2022, dovuto principalmente ad un diverso mix di prodotto della divisione Electrode Technologies, e a una minore contribuzione attesa della linea pools nel segmento Water Technologies.