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Dazi e Borse: da Musk a Bezos, i super ricchi hanno perso miliardi, solo Buffett guadagna. Ecco perché

Imagoeconomica

A dover fare la conta dei danni di quanto accaduto da giovedì scorso, vale a dire da quando il presidente Usa Donald Trump ha dato il via a una guerra commerciale globale, annunciando un’ondata senza precedenti di dazi, non sono solo le Borse internazionali e e i Paesi colpiti dalle pesantissime tariffe imposte dalla Casa Bianca, ma anche i miliardari, compresi gli uomini più ricchi del mondo. Dall’amico e alleato (ancora per poco probabilmente) Elon Musk a Jeff Bezos, da Mark Zuckerberg al francese Bernard Arnault, tutti hanno visto andare in fumo miliardi di dollari, con un conseguente calo (cospicuo) della loro ricchezza. Tutti tranne uno. Sempre lui: Warren Buffett, che con la sua Berkshire Hathaway risulta essere l’unico dei miliardari della top 10 del Bloomberg Billionaires Index ad aver registrato un guadagno da inizio anno. Una performance che arriva in barba alle numerose critiche ricevute nei mesi scorsi per la strategia portata avanti negli ultimi mesi del 2024 e soprattutto nel periodo post elezioni Usa.

Dazi e Borse: finita la luna di miele tra Trump e i miliardari

Secondo le stime di Bloomberg, in soli tre giorni sulle Borse globali sono stati bruciati circa 9.500 miliardi di dollari. E il conto potrebbe continuare a salire, tra minacce, ritorsioni e controdazi. L’economista Jeffrey Sachs, d’altronde, l’ha detto a chiare lettere: quella dei dazi “è una guerra che tutti perderanno”. Miliardari compresi. 

La luna di miele tra Donald Trump e gli uomini più ricchi del mondo sembra infatti essere già finita, conclusa malamente a causa delle bordate ricevute da questi ultimi a causa dei dazi imposti dal presidente. Il conto, infatti, è salato. Salatissimo. E potrebbe essere solo l’inizio considerando che, dopo la loro entrata in vigore, le tariffe non incideranno solo sulle perfomance borsistiche dei titoli, ma andranno ad erodere la redditività di molte delle aziende su cui i questi miliardari hanno costruito la loro fortuna. 

Dazi e Borse: quanto hanno perso i miliardari?

Nel frattempo però si può già fare un primo bilancio. Tra i primi 10 miliardari che compongono la classifica dei super ricchi di Bloomberg, 9 registrano da inizio anno cospicue perdite di ricchezza. Chi ha perso di più? Elon Musk. L’uomo più ricco del mondo, numero uno di Tesla, Space X e Starlink ha pagato a caro prezzo il suo sostegno a Trump e all’estrema destra europea, ma anche il suo ingresso nell’amministrazione Usa come titolare del Doge, il dipartimento dell’Efficienza Governativa che sta seminando il panico negli Usa a suon di licenziamenti. Il risultato è stato un crollo delle vendite e delle azioni Tesla. Ebbene, da inizio anno, la fortuna di Elon Musk è calata a 298 miliardi di dollari, scendendo di ben 135 miliardi di dollari.

È andata male, malissimo, anche al fondatore di Amazon, Jeff Bezos, che dal primo gennaio ad oggi ha perso ben 42,6 miliardi, un ribasso che ha portato la sua ricchezza a quota 196 miliardi di dollari. Segue a ruota il numero uno di Meta, Mark Zuckerberg (-24,5 miliardi a 183 miliardi). In Europa soffre il francese Bernard Arnault, presidente e ceo di Lvmh, che dal 1° gennaio ha visto la sua fortuna, oggi pari a 150 miliardi, calare di ben 26,6 miliardi di dollari.

Il cofondatore di Microsoft, Bill Gates ha un patrimonio netto di 149 miliardi di dollari. A inizio anno era di oltre 158 miliardi (-9,45 miliardi).

Perdite cospicue anche per il cofondatore e cto di Oracle Larry Ellison (-44,9 miliardi a 147 miliardi) e per il cofondatore di Google Larry Page (-34,7 miliardi a 92,2 miliardi). Chiudono la top 10 dei miliardari, l’imprenditore tecnologico Steve Ballmer (-20,4 miliardi a 126 miliardi) e l’altro fondatore di Google Sergei Brin (-32,5 miliardi sempre a 126 miliardi).

Solo Warren Buffett guadagna

La guerra dei dazi avviata da Trump ha contribuito a svuotare le tasche dei miliardi. Tutti tranne uno. Warren Buffett, che con un patrimonio di 154 miliardi di dollari occupa saldamente il quarto posto del Bloomberg Billionaires Index. Al contrario dei suoi “colleghi super ricchi”, nel 2025, l’Oracolo di Omaha ha visto crescere la sua fortuna di 11,5 miliardi di dollari.

Ma come ha fatto Buffett a guadagnare mentre tutti gli altri perdevano? Vedendoci lungo e giocando d’anticipo. Nella seconda metà del 2024, quando i mercati erano in rally, Berkshire Hathaway ha cominciato a vendere, arrivando a cedere 134 miliardi di azioni e accumulando una riserva record di liquidità pari a 334 miliardi, circa un terzo su un attivo di circa 1.150 miliardi. In molti all’epoca hanno faticato a comprendere la sua strategia e lo hanno criticato duramente, anche perché Buffett ha deciso di ridurre la sua esposizione verso banche (come Bank of America) e Big Tech (Apple su tutti), che in quel periodo macinavano rialzi, incrementando invece gli investimenti sulle società giapponesi. Una strategia che, in virtù di quanto accaduto nelle ultime settimane, si è rivelata vincente. D’altronde, non lo chiamano l’Oracolo di Omaha mica per niente.

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