Al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, è intervenuto oggi il presidente della Bce Mario Draghi: “Gli spread – ha detto alla stampa l’ex numero uno di Bankitalia – sono stati sempre un potente motore per le riforme di diversi Governi. I Paesi quindi devono prendere le misure necessarie per il risanamento. Quanto per anni gli spread precedentemente sottovalutavano il rischio dei debiti governativi, tanto ora stanno abbastanza esagerando e questo potrebbe andare avanti per un pò di tempo“.
Draghi ha però anche riconosciuto gli importanti sforzi compiuti dall’eurozona per affrontare la crisi: “La quantità di progressi è eccezionale. Se guardiamo a cinque mesi fa, l’area dell’euro è un altro mondo”. E poi, la ricetta, già espressa più volte: “Un’unione fiscale come quella a cui potrebbe arrivare l’Europa sulla base del ‘fiscal compact’ – ha aggiunto il presidente della Bce – non comincia dalla condivisione dei rischi fra Paesi, ma da misure interne che restituiscano “fiducia” in alcuni Paesi dell’euro“.