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Davide Leone scommette su Tim e acquisisce il 10% delle azioni di risparmio: ecco quanto può guadagnare

Imagoeconomica

Davide Leone ha deciso di scommettere sulle azioni di risparmio di Tim, acquistandone il 10%. Non si tratta di una mossa qualunque: la sua strategia sembra concentrarsi sull’opportunità di incassare i dividendi arretrati che Tim non ha distribuito negli ultimi tre anni a causa delle perdite in bilancio. Se le cose andassero come sperato, il gestore italiano, fondatore dell’hedge fund londinese Dl&Partners, potrebbe arrivare a incassare fino a 51 milioni di euro, considerando sia i dividendi arretrati che quelli futuri.

La conferma dell’ingresso di Leone è arrivata da un rappresentante di Dl&Partners, contattato da Reuters. Lo stesso Leone, in un’intervista a La Repubblica, ha spiegato la sua visione: il settore delle telecomunicazioni in Europa è oggi sottovalutato, proprio come lo era il settore bancario qualche anno fa, quando decise di investire in Banco Bpm, diventando uno dei maggiori azionisti della banca italiana. Attualmente, detiene una quota potenziale del 5% in Banco Bpm, di cui il 2,2% con diritti di voto. Il fondatore di Dl&Partners crede che il consolidamento del mercato e il calo dei tassi d’interesse, insieme a possibili cambiamenti normativi a livello Ue, possano sbloccare valore in Tim e nel settore. Operazioni strategiche come la vendita di Sparkle, il ramo internazionale di Tim, e la possibile fusione con Open Fiber potrebbero, a suo avviso, creare un impatto positivo per tutti gli azionisti, incluse le azioni di risparmio.

Azioni di risparmio Tim: ecco quanto può incassare Leone

Le azioni di risparmio di Tim, a differenza delle ordinarie, danno diritto a un dividendo privilegiato, stabilito nello statuto della società. In base alle regole aziendali, Tim dovrebbe distribuire il 5% di 0,55 euro per ogni azione di risparmio, ma questo non è avvenuto negli ultimi tre anni a causa delle perdite di bilancio. Leone, attraverso il suo hedge fund Dl&Partners, ha rastrellato il 10% di queste azioni, che potrebbe fruttargli fino a 17 milioni di euro all’anno, una volta che Tim tornerà a generare utili. Ma c’è di più: gli azionisti di risparmio hanno anche il diritto di trascinamento dei dividendi arretrati per due anni. Questo significa che Leone potrebbe incassare fino a 34 milioni dai dividendi non pagati negli anni precedenti, oltre ai 17 milioni relativi all’anno di utile, per un totale di 51 milioni.

Davide Leone scommette su Tim e il titolo sale

La scommessa di Leone non è priva di rischio, ma neppure campata in aria. Il mercato delle telecomunicazioni potrebbe presto subire un consolidamento in Europa, e Davide Leone, già esperto di investimenti nel settore bancario, vede potenziale in Tim, così come lo aveva visto quando investì nel Banco Bpm. Anche in quel caso, Leone aveva individuato un settore sottovalutato e con grandi potenzialità di recupero, una scommessa che ha poi dato i suoi frutti.

Le azioni di Tim hanno chiuso la seduta di ieri con un rialzo dell’1,41%, mentre oggi guadagnano un ulteriore 0,24%, segno che il mercato sembra recepire positivamente la mossa di Leone.

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Categories: Finanza e Mercati
Tags: AzioniTim