Buon rialzo delle Borse europee che ignorano l’ultima “provocazione” di Standard & Poor’s e guardano piuttosto ai dati della crescita cinese, risultata nel quarto trimestre 2011 superiore alle previsioni. L’effetto S&P continua a funzionare. Alla rovescia. In mattinata le Borse europee viaggiano in terreno positivo, A Milano l’indice FtseMib sale dell’1,37% a quota 15.429, Londra avanza dello 0,9%, Parigi +1,37%. Guida la corsa Francoforte +1,86%.
Sul mercato dei titoli di Stato, inoltre, si registra un netto miglioramento per i Btp: il rendimento del decennale è sceso al 6,43% (-17 punti base) e lo spread con il Bund si è ridotto a 464 punti. Ancor pù importante: il rendimento del Btp a 2 anni è finalmente sceso sotto il 4%, al 3,87%, con un calo di 22 punti base: non accadeva dal settembre scorso.
A rendere euforici i mercati sono anche le notizie in arrivo dall’Estremo Oriente: nel quarto trimestre 2011 il Pil cinese è cresciuto dell’8,9%, un dato superiore alle previsioni (+8,7%) ma comunque ai minimi da due anni e mezzo, cosa che rafforza l’ipotesi che le autorità di Pechino accelereranno nelle politiche di sostegno alla crescita, soprattutto con un’espansione monetaria. La notizia negativa viene da Atene. La Grecia e’ insolvente e fara’ default: la previsione e’ del responsabile dei rating sovrani europei di Fitch Rating, Edward Parker, secondo cui l’accordo per imporre perdite ai creditori privati e’ da considerare default. Anche per questo la crisi europea – dice Parker in un’intervista alla Bloomberg – sara’ prolungata.
Intanto, le banche, che in teoria dovrebbero soffrire per le decisioni di S&P, sono in ripresa in coincidenza con il summit dei banchieri in Bankitalia: Unicredit avanza dell’1,8%. Il fondo di Abu Dhabi Aabar ha annunciato di voler salire al 6,5% in Unicredit. E’ quanto annuncia in una nota il fondo, oggi al 4,99% attaverso Aabar Luxembourg. “Intendiamo partecipare all’aumento di capitale, sosterremo attivamente il management di Unicredit”, ha indicato il presidente Khadem Al Qubaisi.
Intesa +1,7%, Banco Popolare +1,4%. Arretra Ubi -1,1%, declassata da Santander a underweight da hold. In calo anche PopMilano -0,6%.
Continua il rally dell’auto europea, anche per la prospettiva di un rilancio del mercato cinese. Le case tedesche che operano da protagoniste nel mercato orientale, guidano i rialzi: Daimler +4,2%, Volkswagen +2%, Bmw +2,6%. A Milano Fiat avanza dell’1,9%, Fiat Industrial +1,5%, Pirelli +1,9%.
Forte rialzo di Eni +1,5% che si avvantaggia del rialzo del greggio oltre i 100 dollari al barile (+1,9%), e l’ipotesi di separazione da Snam (con riduzione dell’indebitamento del cane a sei zampe) danno benzina all’Eni +1,5%. Snam sale dello 0,6%. Saipem +1%.
Fra le assicurazioni, sale Generali +1%, scendono i titoli del nascituro polo Unipol-Fondiaria: Unipol -1,6%, Fondiaria-Sai -5,8%, Milano Assicurazioni -1,2%. Premafin , la holding dei Ligresti, scende del 3%. Fra le mid cap, avanza De’ Longhi +2,7%, marcia indietro di Landi Renzo -3,1%