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Data Science: Alma Mater e Fondazione Golinelli lanciano il primo master su Big Data e Industria 4.0

Dall’Industria 4.0 alla Bioinformatica fino a Big Data. Sono solo alcuni degli ambiti innovativi su cui si inserisce la nuova scuola di dottorato in Data Science and Computation attivata da Università di Bologna e Fondazione Golinelli.

Approvato oggi dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione dell’Alma Mater, il progetto ha già raccolto l’interesse di Politecnico di Milano, Cineca, CNR, INFN, Istituto Italiano di Tecnologia e ISI Foundation. E anche la Regione Emilia-Romagna si è detta pronta a sostenere l’iniziativa.

Si tratta di un corso innovativo, di ampio respiro multidisciplinare, che punta a diventare un’eccellenza a livello internazionale nel campo di Big Data e Data Science, spaziando da Economia e Finanza a Materiali e l’Industria 4.0, da Medicina e Genomica alla Bioinformatica, da Hardware e Infrastrutture al Machine Learning e Deep Learning, fino ad arrivare alla Fisica Computazionale. Il dottorato sarà funzionale a sostenere la ricerca anche in ambiti significativi per le attività del Data Center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF) che, come recentemente annunciato, si sposterà da Reading proprio a Bologna.

L’attivazione della scuola che dovrebbe presentare un’offerta minima prevista di 18/20 borse quadriennali con importo di assegno di ricerca era stata preannunciata lo scorso 10 novembre dal rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini, dal presidente della Fondazione Golinelli Andrea Zanotti e dall’allora rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone, nel corso di un incontro all’Opificio Golinelli alla presenza dell’ex Ministro Stefania Giannini.

La scuola di dottorato in Data Science and Computation avrà sede a Opificio Golinelli. In tutto gli studenti del master saranno al massimo 30 ogni anno e diventeranno in tutto un centinaio quando (al quarto anno) il corso funzionerà a pieno ritmo.Oltre alla pluralità dei soggetti che l’anno promosso, non c’è nulla di così massiccio al mondo e chi acquisisce competenze in big data sa che non avrà difficoltà a trovare un posto di lavoro.

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Categories: Cultura