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Dalle mascherine ai voli, ecco regole e divieti dal 14 luglio

Photo by Free To Use Sounds on Unsplash

Il Governo ha emanato un nuovo di Dpcm (Decreto del Consiglio dei ministri) che rinnova le misure volte a contenere l’aumento dei contagi da coronavirus e, per quanto possibile, limitare l’insorgere di nuovi focolai.

Le regole finora in vigore scadono infatti oggi, martedì 14 luglio. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è andato in Senato a illustrare quali saranno i comportamenti da seguire e le misure da attuare , almeno fino al 31 luglio.

Dall’obbligo di mascherine al chiuso alla riapertura delle discoteche, passando per il divieto d’ingresso in Italia a cittadini provenienti da determinati Paesi, ecco le novità in arrivo.

MASCHERINE

Il Dpcm proroga l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi dove non di potrà rispettare il distanziamento sociale. Niente guanti però, dato che con un impiego errato essi potrebbero “rappresentare un rischio aggiuntivo”. Nei locali pubblici, pub o ristoranti per esempio, sarà necessario lasciare ai gestori le proprie generalità. Questi ultimi dovranno conservarle per due settimane allo scopo di favorire il tracciamento l’individuazione di eventuali contatti con persone contagiate.

Prorogato anche l’obbligo di sanificazione dei locali, di predisporre all’ingresso erogatori contenenti disinfettante e di usare i termoscanner in uffici o centri commerciali.

ASSEMBRAMENTI

Il divieto di assembramento è al centro del nuovo decreto del Presidente del Consiglio, così come le multe per chi viola le regole. Lo scopo, anche in questo caso, è quello di evitare l’insorgenza di nuovi focolai e la diffusione dei contagi da Covid-19. Per gli stessi motivi continueranno anche i controlli sui luoghi della movida, spesso sulle prime pagine dei giornali, e sulle spiagge dove gli stabilimenti dovranno rispettare, tra le altre cose, l’obbligo di distanziare ombrelloni e sdraio.

DISCOTECHE

Il Governo estende il divieto di ballare in luoghi chiusi almeno fino alla fine di luglio. Continueranno a lavorare invece le discoteche all’aperto. Dovrebbe essere questo l’orientamento nazionale, ma a livello locale le Regioni avranno la facoltà (e l’eventuale responsabilità) di far aprire anche le discoteche al chiuso. 

VOLI

Il Governo intende prorogare il divieto di ingresso in Italia ai cittadini provenienti da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord e Moldova, Brasile, Cile, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Il divieto si estenderà anche a chi ha fatto scalo in un altro Paese prima di raggiungere l’Italia. Gli Italiani provenienti da uno di questi Stati, potranno rientrare, ma saranno soggetti all’obbligo di quarantena. Potranno invece fare ingresso in Italia i cittadini provenienti dagli Stati Uniti, dove i contagi sono nuovamente fuori controllo, ma anche per loro è previsto l’obbligo di restare in quarantena per 14 giorni. 

“Questa ultima misura che ho adottato con mia ordinanza – prosegue il ministro – è direttamente correlata alla grave situazione di contagio in un numero crescente di aree nel mondo. La scelta è chiara. Non possiamo vanificare i sacrifici fatti dagli italiani in questi mesi ed è per questo che abbiamo scelto, ancora una volta, la linea della massima prudenza”, sottolinea.

LO STATO D’EMERGENZA

Il Governo sembrava intenzionato a prorogare lo stato di emergenza, che scadrà il 31 luglio, fino alla fine dell’anno. La decisione dovrebbe arrivare entro la fine della prossima settimana, attraverso un’apposita delibera. La misura però, dopo le polemiche degli ultimi giorni, potrebbe fermarsi al 31 ottobre e comunque arriverà solo in seguito a un passaggio parlamentare, ha assicurato il Premier placando le intemperanze delle opposizioni. Sarà lo stesso presidente del Consiglio a riferire alle Camere sulle intenzioni dell’Esecutivo.

“Al momento – ha confermato al Senato il ministro Speranza ribadendo la sua disponibilità ad un ulteriore momento di confronto ad hoc – nessuna decisione è stata assunta sulla proroga dello stato di emergenza: dovrà riunirsi il Cdm e il Parlamento dovrà essere pienamente protagonista del percorso decisionale”.

Ultimo aggiornamento martedì 14 luglio alle 17:05

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